Enasarco: il Tar “conferma� il commissariamento

“L’interesse al mantenimento della propria funzione rappresentativa nell’ambito del disciolto Cda dell’Enasarco è affievolito rispetto all’interesse allo svolgimento della funzione di vigilanza ministeriale mirata a ripristinare la trasparenza nella gestione dell’Ente�. I giudici della III sezione bis del Tar del Lazio, presieduta da Saverio Corasaniti, hanno respinto la richiesta di Uil-Tucs, Fnaarc, Fisascat Cisl e di un ex componente del Cda della fondazione che chiedevano la  sospensione del provvedimento con cui nel novembre scorso il ministro dell’economia Padoa Schioppa sciolse il Cda dell’Enasarco e nominò Giovanni Pollastrini commissario straordinario dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex presidente Donato Porreca con riferimento alla gara per la vendita del patrimonio immobiliare dello stesso ente. I ricorrenti si erano rivolti al Tar ritenendo illegittimo il commissariamento, sia perché a loro avviso il ministro ha sciolto il Cda “sulla scorta di un semplice sospetto della sussistenza di gravi violazioni di legge afferenti la gestione della Fondazione, quando invece sarebbe stato richiesto un pieno accertamento�, sia perché lo statuto prevede che, in caso di vacanza della carica di presidente, le funzioni sono attribuite al vicepresidente vicario che ha il “dovere di chiedere all'associazione che aveva espresso il presidente la designazione di un consigliere e la conseguente tempestiva convocazione del Cda�.