Entro mercoledì il via libera alla manovra

Entro mercoledì il via libera alla manovra

Il Governo accelera i tempi: il varo del provvedimento avverrà tra martedì e mercoledì. Perde quota il condono edilizio, si rafforzano l'inasprimento della lotta all'evasione e il taglio alle spese dei Ministeri. Domani parti sociali a Palazzo Chigi.

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24 maggio 2010
La richiesta del 'tecnico' Tremonti di una manovra decisa e in linea con l’Europa è giusta e comprensibile, ma bisogna anche c

La richiesta del 'tecnico' Tremonti di una manovra decisa e in linea con l’Europa è giusta e comprensibile, ma bisogna anche contemperare il rigore con la necessità di tenere alta la popolarità del Governo tra la gente. E’ questo il ragionamento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha avviato nelle ultime ore un delicato lavoro di mediazione sentendo più di una volta il ministro dell’Economia e concordando una accelerazione dei tempi che dovrebbe portare al varo della manovra economica da 24 miliardi di euro tra martedì e mercoledì prossimi, salvo sorprese. In sostanza, si sarebbe trovato il “giusto equilibrio” tra il rigore chiesto dall’Europa, tanto perseguito da Tremonti (che ieri ha sentito anche le parti sociali ed il suo collega del Lavoro, Maurizio Sacconi) e la necessità di non gravare eccessivamente sulle spalle dei cittadini, così come fortemente voluto dal presidente del Consiglio. Il frutto di questa intesa inizia a vedersi anche nelle ultime indiscrezioni sulle misure del provvedimento, che vedono il condono edilizio perdere quota rispetto a un rafforzamento della lotta all’evasione, all’ipotesi che sparisca il tetto a 25.000 euro per l’indennità in favore di chi assiste persone non autosufficienti e allo stop sui ticket sanitari. Contemporaneamente si dovrebbe mettere mano alle spese dei Ministeri fissando tagli insieme ai titolari dei dicasteri. Insomma, è prevalsa la linea di una rimodulazione complessiva delle spese dello Stato piuttosto che quella di un intervento diretto su settori sensibili come le pensioni, il fisco, la sanità e la scuola.

Dal canto suo, l’opposizione dice “no” a norme che colpiscano i più deboli. Anche se, puntualizza Pier Luigi Bersani, “serve una manovra dura e difficile” vista la situazione di crisi internazionale. Mentre anche l’ex premier Romano Prodi predica il “coraggio di misure impopolari”.

Intanto il Governo ha convocato imprese e sindacati per domani alle 12 a palazzo Chigi per discutere i contenuti della manovra. L’incontro con le parti sociali precederà il Consiglio dei Ministri, in programma alle ore 18.

  

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