"Non c'è bisogno di cambiare i trattati", ha dichiarato il presidente Dijsselbloem. Intanto c'è il via libera al versamento della prima tranche di 2 miliardi di aiuti del fondo Esm per Cipro.

 

Non c'è bisogno di cambiare i trattati per andare avanti con l'Unione bancaria. E' quanto ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem al suo arrivo per il vertice a Bruxelles. "Molti dei tasselli per l'Unione bancaria possono essere messi a posto. Il tema del cambiamento dei trattati può essere affrontato in un secondo momento".

 

Anche il Ministro dell'Economia francese, Pierre Moscovici ha sottolineato la necessità di fare in fretta. "Vogliamo un accordo sull'unione bancaria che sia globale e rapido, nel secondo semestre di quest'anno vogliamo vedere la garanzia sui depositi, la ricapitalizzazione diretta e l'autorità per il 'fallimento ordinato' delle banche''. Per Moscovici bisogna procedere il più possibile ''con l'attuale Trattato'', cioè senza bisogno di modificarlo come chiede la Germania.

Intanto  la riunione di lunedì 13 maggio è servita ad approvare il versamento della prima 'tranche' di due miliardi di euro degli aiuti del Fondo permanente di salvataggio (Esm) per Cipro. L'aiuto totale previsto è di 10 miliardi di euro (9 miliardi dall'Esm e 1 miliardo dall'Fmi). La seconda 'tranche', per circa un altro miliardo di euro, dovrebbe essere versata entro il 30 giugno, secondo un comunicato dell'Esm. I versamenti serviranno per il finanziamento del debito pubblico cipriota e per il bilancio del Paese", precisa il comunicato dell'Esm. Questi prestiti "aiuteranno a mantenere la stabilità finanziaria dell'Eurozona e a guadagnare tempo per Cipro, permettendogli di predisporre le riforme necessarie per ricostruire la sua economia su una base sostenibile", ha concluso il direttore dell'Esm, Klaus Regling, nello stesso comunicato.