Federaicpa: "rischio occupazione per 15mila lavoratori"

Federaicpa: "rischio occupazione per 15mila lavoratori"

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2 marzo 2010
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“Le immatricolazioni di febbraio sono totalmente dipendenti dall’alto livello di ordini affluiti nell’ultima parte del 2009, quando la scadenza degli incentivi ha permesso alle concessionarie di consolidare un consistente portafoglio di auto che, ricordiamo, dovranno essere targate entro marzo 2010”, così Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federaicpa, ha commentato i dati immatricolativi di auto nuove a febbraio 2010.

“Il dato con cui dobbiamo confrontarci - ha aggiunto Pavan Bernacchi - non è quello delle immatricolazioni, bensì del calo degli ordini, in media prossimo al 40%, ma in certe zone si è toccato il -90%. Tracollo che sintetizza una realtà cruda, di vera e propria falcidia della affluenza di clientela presso le concessionarie. Collasso imputabile sia alla mancata riproposizione degli incentivi, sia all’incertezza sulle mosse che il Governo avrebbe intrapreso”.

Secondo il presidente della Federazione dei concessionari poi, “il netto deficit fra immatricolato e raccolta ordini a febbraio rappresenta il preludio di una prospettiva catastrofica, il cui volto è già chiaro: la potenziale perdita di circa 400.000 vetture. Un segnale gravissimo, quanto gravissimi saranno i contraccolpi sulla rete distributiva costituita dalle concessionarie. Questo situazione meriterebbe attenta valutazione da parte del Governo perché, oltre alla riduzione del Pil e alle minori entrate fiscali, senza nuovi interventi al settore la prima questione da affrontare sarà quella delle conseguenze sull’occupazione delle concessionarie”. Secondo le stime di Federaicpa è in ballo una riduzione degli addetti prossima alle 15.000 unità, cifra 10 volte superiore a quella della vertenza relativa allo stabilimento di Termini Imprese.

Pavan Bernacchi ha quindi concluso ricordando che “nonostante la nostra richiesta di uscita scalare dagli incentivi, oggi siamo chiamati a gestire il taglio netto del sostegno al rinnovo del parco auto, e abbiamo assoluto bisogno dell’attenzione del Governo a cui abbiamo indirizzato, proprio nei giorni scorsi, la richiesta di apertura di un tavolo tecnico sulla crisi delle imprese concessionarie auto, veicoli commerciali e veicoli industriali che, tra le altre cose, rappresentano 173.000 lavoratori spesso privi di ammortizzatori sociali strutturali”.

 

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