Federalberghi: a settembre in crescita le presenze alberghiere

Federalberghi: a settembre in crescita le presenze alberghiere

Secondo il presidente Bocca, "l'aumento delle presenze turistico-alberghere rappresenta per le imprese ricettive italiane una importante boccata d'ossigeno".

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8 ottobre 2010
“L’aumento delle presenze turistico-alberghere registrate a settembre, rispetto allo stesso periodo del 2009, rappresenta per

“L’aumento delle presenze turistico-alberghere registrate a settembre, rispetto allo stesso periodo del 2009, rappresenta per le imprese ricettive italiane una importante boccata d’ossigeno, mentre sul fronte dell’occupazione della forza lavoro continua a registrarsi un più che preoccupante calo dei nostri collaboratori, spia inequivocabile di una complessa e complicata quadratura dei conti delle aziende”. Questo il commento del Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei dati relativi al monitoraggio mensile effettuato dalla Federazione. “I numeri indicano un incremento del 2% di pernottamenti nel mese di settembre, tra italiani e stranieri (rispetto al settembre 2009) – ha aggiunto Bocca-  che in ragione d'anno porta il risultato complessivo da gennaio a settembre (rispetto a gennaio/settembre 2009) ad un modestissimo +0,2% di presenze, risultato che meglio di qualsiasi altro dato segnala la situazione di stagnazione nella quale si trova il turismo italiano”. “Guardando infine ai risultati del nostro osservatorio relativi ai lavoratori, verifichiamo – ha sottolineato il presidente di Federalberghi Bocca - come l’occupazione tra i nostri collaboratori abbia purtroppo subito sempre a settembre un calo del 4,3% per quelli a tempo indeterminato ed un -0,6% tra quelli a tempo determinato, generando da gennaio a settembre una perdita complessiva del 2,6% (rispetto a gennaio/settembre 2009), in ragione di un -3,6% di lavoratori a tempo indeterminato ed un -1,2% di lavoratori a tempo determinato”. “Alla luce di questi numeri –ha concluso Bocca- è facile confermare, purtroppo, un importante calo dei fatturati delle imprese, costrette peraltro a tenere basse le tariffe a causa della recessione mondiale ed a perseverare in una obbligata logica di taglio dei costi del personale, per la quale rivolgiamo un appello al Governo affinché prenda in esame questa problematica, che alla lunga potrebbe rischiare la dequalificazione del nostro sistema turistico senza il varo di misure ad hoc, quali la deducibilità del costo del lavoro nel calcolo dell’Irap al fine di rilanciare la competitività del settore”.

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