Federauto: "i vecchi veicoli industriali sono pericoli pubblici"

Federauto: "i vecchi veicoli industriali sono pericoli pubblici"

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9 luglio 2010
Massimo Tentori, coordinatore di Federauto Trucks, che nell’ambito di Federauto rappresenta gli interessi dei concessionari di

Massimo Tentori, coordinatore di Federauto Trucks, che nell’ambito di Federauto rappresenta gli interessi dei concessionari di veicoli industriali italiani di tutti i brand, ha voluto sottolineare alcune criticità che riguardano gli investimenti in ecologia da parte dei costruttori europei di veicoli industriali. “Assistiamo – ha spiegato Tentori - a una corsa in avanti negli investimenti in ecologia troppo sollecitata dalle autorità preposte della Comunità Europea. I costruttori stanno destinando risorse finanziarie, mai come oggi così vitali, alla ricerca di compatibilità con nuovi standard ecologici che ormai ben poco possono migliorare l’impatto ambientale già ridottissimo dei moderni veicoli industriali in Euro 5”. “Queste sollecitazioni politiche – ha aggiunto Tentori - sono sterili, guardano a un futuro lontano e trascurano un presente dove oltre la metà del parco circolante è composto da Euro 0 e Euro 1, vere e proprie bombe ecologiche che viaggiano liberamente sulle nostre strade senza alcun vincolo e penalizzazioni. Infatti, i blocchi del traffico invernali messi in atto da alcune regioni del centro e nord non hanno mai avuto un’applicazione rigida da parte degli organi preposti al controllo penalizzando chi ha investito per mettersi in regola”. Nei dati esposti, Tentori dà dimostrazione di come un veicolo Euro 0 immatricolato da oltre 20 anni possa circolare con le sue 44 tonnellate di peso senza ABS (in ausilio alla frenata), senza limitatore di velocità (che sui moderni veicoli è obbligatoriamente tarato a 85 km/h), senza tachigrafo digitale (vera scatola nera installata su tutti i veicoli di nuova immatricolazione per il controllo dell’attività di guida dell’autista) e soprattutto emettendo una quantità di gas inquinanti pari a quella emessa da oltre 50 veicoli in Euro 5 di pari quintalaggio. “Tutto ciò – ha aggiunto Tentori - senza alcuna limitazione al traffico o penalizzazione quantomeno nei pesi trasportati e nei costi del veicolo quali pedaggi autostradali, bollo di circolazione, assicurazione... Anche in questo caso chi investe in sicurezza e ambiente non solo non è incentivato ma è addirittura penalizzato rispetto a chi utilizza veicoli che nuocciono all’ecologia e sono potenzialmente rischiosi nell’utilizzo”.

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