Federdistribuzione: "nel 2009 per le famiglie benefici da 410 a 2.000 euro"

Federdistribuzione: "nel 2009 per le famiglie benefici da 410 a 2.000 euro"

Secondo l'Ufficio Studi, che ha preso in esame carburanti e farmaci, tariffe energetiche, Bonus Familiare e Social Card, in media, è ipotizzabile un risparmio medio annuo dell'1,1 per cento dei consumi familiari.

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13 gennaio 2009
Bilanci dovuti al calo dei prezzi delle materie prime e agli interventi del governo

Federdistribuzione: “nel 2009 per le famiglie benefici da 410 a 2.000 euro

 

Prendendo in esame carburanti e farmaci, tariffe energetiche e Bonus Familiare e Social Card, l’ufficio studi di Federdistribuzione, l’associazione che raggruppa la maggioranza della Distribuzione Moderna Organizzata in Italia, ha effettuato alcune stime. In media, per ogni famiglia italiana, considerando carburanti, farmaci e tariffe energetiche si può ipotizzare un risparmio medio annuo nel 2009 di 410 euro, circa l’1,1% dei consumi familiari. In particolare 273 euro per i carburanti pensando ad una stabilità dei prezzi sui livelli attuali, 85 euro per le bollette di energia elettrica, gas e combustibili liquidi in considerazione delle riduzioni annunciate dal ministro Scajola e 62 euro per i medicinali come effetto della riduzione dei prezzi medi ottenuti anche grazie alla parziale liberalizzazione del settore. Per quanto riguarda le famiglie che hanno contratto un mutuo a tasso variabile (sono circa 1,8 milioni per un valore medio del mutuo di 130.000 €) considerando la diminuzione dei tassi nel 2009 rispetto al 2008 si giunge a ipotizzare un beneficio di 1.917 euro. Prendendo in considerazione le principali misure decise dal governo si ottengono questi risultati: il bonus straordinario destinato alle famiglie a basso reddito (circa 8 milioni le famiglie interessate), valutando le cifre stanziate dall’esecutivo, dovrebbe generare un beneficio medio per famiglia di 300 euro (pur essendo variabile da 200 a 1000 euro in base al reddito del nucleo), mentre la social card rappresenterà un beneficio per i soggetti interessati (1,3 milioni a regime) di 480 euro l’anno (al quale va aggiunto lo sconto del 5% deciso dalla Grande Distribuzione Organizzata – elenco dei punti vendita associati a Federdistribuzione aderenti all’iniziativa sul sito www.federdistribuzione.it) Quindi benefici per 410 euro per tutte le famiglie, che salgono sino a 2.327 euro per i possessori di un mutuo variabile, a 710 per chi otterrà il bonus, mentre per i destinatari della social card saranno 890 euro di aiuti. In questo quadro le imprese della GDO continueranno la loro azione in favore del potere d’acquisto dei consumatori, assicurando a tutti i clienti la più ampia scelta possibile in termini di prodotti (dalle marche leader ai prodotti a marca privata e ai “primi prezzi”), una fortissima convenienza e un costante miglioramento dei servizi offerti. “Questi benefici sono importanti e ne va dato atto al governo, perché allentano i morsi di una crisi che si fa sentire in modo molto forte sui redditi delle famiglie e contribuiscono a ridare un po’ di fiducia per il futuro – commenta Paolo Barberini, Presidente di Federdistribuzione – E’ tuttavia fondamentale che non ci si limiti a questi provvedimenti, ma si concentrino da ora in avanti le risorse sulle grandi aree d’intervento in grado di indirizzare chiaramente il Paese verso un nuovo e più attuale cammino di sviluppo. Dobbiamo avere la forza di trasformare la crisi in un’occasione di rilancio per l’Italia, impostando una strategia di crescita con un progetto che porti a un miglioramento economico strutturale, che sappia contribuire al progresso sociale, a una modernizzazione complessiva, alla valorizzazione delle nostre caratteristiche e a una nuova sostenibilità ambientale. Perché se è vero che la crisi è mondiale, – conclude Barberini - è anche vero che l’Italia soffre di ritardi strutturali nei confronti degli altri Paesi, ritardi che ne frenano lo sviluppo ma che possono gradualmente essere superati: se saremo capaci di impostare questo grande percorso di cambiamento allora il Paese

potrà ritrovare quella fiducia indispensabile per guardare al futuro senza timore e senza

la quale sarà impossibile risollevare la testa”.

 

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