La Federazione annuncia che dal disegno di legge "Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela consumatore", al vaglio del Senato, è stata eliminata la previsione di una responsabilità penale degli operatori commerciali.

Federazione Moda Italia, con il sostegno della responsabile dell'Osservatorio legislativo e delle relazioni istituzionali di Confcommercio, Francesca Stifano, è intervenuta con successo per eliminare la previsione di una responsabilità penale degli operatori commerciali inserita all'interno di un disegno di legge su "Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela consumatore" (ex art. 4: "Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito ai sensi dell'articolo 517 del codice penale chiunque appone a prodotti destinati al commercio codici, di cui alla presente legge, che contengano riferimenti non corrispondenti al vero, ovvero pone in vendita o mette altrimenti in circolazione i medesimi prodotti"), licenziato dalla Camera dei Deputati ed ora inviato al vaglio del Senato. "Siamo molto soddisfatti – dice il presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi - per l'approvazione dell'emendamento che ha eliminato le parole ‘ovvero pone in vendita o mette altrimenti in circolazione i medesimi prodotti', stralciando un'evidente forzatura che avrebbe imposto ai rivenditori una sorta di responsabilità oggettiva, prescrivendo specifiche sanzioni a carico degli stessi nel caso di mancata veridicità delle indicazioni relative alla tracciabilità. Ringrazio gli onorevoli Luca Squeri e Raffaello Vignali per aver colto il nostro disagio e portato avanti le nostre istanze, sottoscrivendo l'emendamento. Il tema dell'etichettatura è al centro delle nostre attenzioni perché non possiamo più tollerare norme evidentemente inique considerato che i distributori sono normalmente estranei al processo di produzione dei beni rispetto al quale non hanno alcuna capacità di incidere e, soprattutto, controllare la rispondenza al vero di quanto dichiarato da terzi".