Federsalute: "Tutelare i livelli essenziali di assistenza"

Federsalute: "Tutelare i livelli essenziali di assistenza"

Il presidente De Santis preoccupato per "le notizie di questi giorni relative ai previsti tagli della Sanità destano grande preoccupazione laddove si parla di un indistinto taglio del 2 per cento delle prestazioni convenzionate".

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6 luglio 2012

Con una nota, il presidente di Federsalute, Alberto De Santis, ha voluto esprimere la propria preoccupazione per "le notizie di questi giorni relative ai previsti tagli della Sanità destano grande preoccupazione laddove si parla di un indistinto taglio del 2% delle prestazioni convenzionate". "Tutti gli atti programmatori del Governo e delle Regioni parlano della necessità di un taglio agli sprechi nella Sanità - ha osservato De Santis - a fronte di un potenziamento dei servizi di lungodegenza, riabilitazione e residenzialità per anziani e disabili. Strutture, peraltro, che hanno una forte incidenza del costo del lavoro e quindi a rischio di non poter più pagare gli stipendi alle figure professionali presenti nelle strutture"."Auspichiamo, quindi, che anche un eventuale taglio "lineare" delle prestazioni segua questa generale regola programmatoria, in difetto della quale ci troveremmo di fronte ad una oggettiva riduzione dei Livelli Essenziali di Assistenza che, già oggi, sono precariamente garantiti in molte Regioni italiane". "Invitiamo il Governo - ha aggiunto De Santis - a valutare provvedimenti coerenti con le sue stesse linee programmatorie. Sottolineiamo che la semplice delega alle Regioni della scelta dei tagli non dà garanzie in questo senso, in quanto già negli ultimi mesi si sono registrati, in molte Regioni, pericolosi interventi di riduzione delle spese, fuori da ogni contesto programmatorio, che hanno pesantemente colpito i servizi per gli anziani, ponendo a rischio sopravvivenza numerose strutture".

 

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