FIAVET: "A SALVARE IL TURISMO ITALIANO SONO RIMASTE LE CROCIERE"

FIAVET: "A SALVARE IL TURISMO ITALIANO SONO RIMASTE LE CROCIERE"

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23 novembre 2007
Fiavet: “a salvare il turismo italiano sono rimaste le crociere�

Fiavet: “a salvare il turismo italiano sono rimaste le crociere�

 

Gli agenti di viaggio analizzano la stagione estiva appena trascorsa e il responso è sostanzialmente negativo. Sono le cifre che parlano: complessivamente l’Italia perde il 10% di passeggeri e ciò malgrado la diminuzione del costo medio del pacchetto di viaggio, sceso ben al di sotto degli 800 euro con una diminuzione media del 6,4%. A riferire i dati, presentati nel corso di una convention promossa dalla Fiavet a bordo della Costa Concordia in navigazione sul Mediterraneo, è la GfK, colosso internazionale delle ricerche di mercato, che subito dopo l’estate ha effettuato una rilevazione delle vendite direttamente sul campo, andando ad intervistare 1.500 agenzie di viaggio. “Fortunatamente - ha sottolineato Matilde Soregaroli, Business Unit Director della GfK - ci sono settori che non solo non registrano segni negativi, ma crescono in percentuale in modo strepitoso. E’ il caso delle crociere che fanno segnare un +26% di passeggeri e un +27% di fatturato. Ma anche il lungo raggio è cresciuto, anche se in maniera più contenuta: (+2% di passeggeri e +5,5% di fatturato). In questo settore gli aumenti più vistosi sono stati registrati dal Nord America (Stati Uniti e Canada), che, complice la debolezza del dollaro, ha fatto registrare un altro indice strepitoso (+51,1%  di passeggeri), con una incidenza sul lungo raggio del 12,5%, e dall’Oceano Indiano con un aumento del 2,9% di passeggeri e un +16,3% di fatturato, con una percentuale di share sul lungo raggio del 6,3%�.  Anche la costa nord africana è andata molto bene, avendo fatto registrare un aumento del 18% dovuto, probabilmente, all’incidenza dei costi, di sicuro più contenuti, e alla formula di vendita (all inclusive). Per quanto concerne le destinazioni vendute in Agenzia, l’Italia si colloca sicuramente al prima posto con oltre il 35% delle preferenze, seguita dalle Canarie, Baleari e Grecia, mentre fra le Regioni italiane è la Sardegna ad essere stata maggiormente richiesta, seguita dalla Toscana e dalla Sicilia.     

Sul boom delle crociere si è soffermato, invece, Mario Martini, Senior Vice President di Costa Crociere. “Il mercato, ha detto, sta crescendo in Europa ad un ritmo considerevole: se nel 1995 i passeggeri erano stati un milione e nel 2005 3,3 milioni, nel 2010 saranno 4,1 milioni che saliranno nel 2015 a 5,2 milioni. E se il turismo è aumentato in generale, negli ultimi 10 anni, del 45%, le crociere hanno fatto segnare un indice di aumento del 220%. Il potenziale di mercato nel 2006 è stato valutato in 14,6 milioni di passeggeri, dei quali il 70% in America, dove la crociera viene vista come il top delle vacanze, il 23% in Europa e soltanto il 7% nel resto del mondo�. Interessanti i dati riguardanti le agenzie di viaggio che collaborano con Costa Crociere, secondo la quale “la distribuzione tradizionale è ancora quella meno onerosa�.

“La ricerca della GfK - ha dichiarato in conclusione Giuseppe Cassarà, presidente della Fiavet - ci conforta perché dalla diagnosi emerge un settore, quello della distribuzione, in buona salute. Ma l’indagine dovrà essere arricchita da uno studio sull’incoming che mi auguro, anche attraverso una collaborazione diretta, possa essere presto avviato. Le indicazioni potrebbero essere di grande ausilio per l’economicità delle agenzie di viaggio e per destagionalizzare il turismo in Italia con grande vantaggio per tutti. Per quanto riguarda, invece, i rapporti con Costa Crociere e con le altre compagnie crocieristiche, per il solo fatto di essere rimasti fedeli alla distribuzione tradizionale, senza modificare il regime commissionale, quando tutti gli altri vettori, con la falsa giustificazione di risanare i bilanci, operavano tagli spropositati, non possono che godere della nostra stima e della nostra fiducia, ripagata con i risultati presentati oggi, che dimostrano, ancora di più, da quale parte fosse la verità di quella triste vicenda�.

 

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