Fiducia in calo nel commercio e nei servizi

Fiducia in calo nel commercio e nei servizi

A maggio, secondo la rilevazione dell'Isae, l'indicatore sintetico della fiducia dei commercianti è sceso da 105 a 101, mentre quello relativo ai servizi di mercato è calato a 94,1 da 102,7.

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27 maggio 2010
Peggiora a maggio l’indice di fiducia sia nel commercio che nei servizi di mercato

Peggiora a maggio l’indice di fiducia sia nel commercio che nei servizi di mercato. Secondo la rilevazione dell’Isae l’indicatore sintetico della fiducia dei commercianti è sceso da 105 a 101, posizionandosi decisamente al di sotto dei valori medi dei primi mesi dell’anno. Segnali sfavorevoli provengono dai giudizi e, seppure in misura più lieve, dalle aspettative sulle vendite. In accumulo sono giudicate le giacenze di magazzino.

Quanto alle variabili che non entrano nella definizione di fiducia, improntate al pessimismo emergono le attese sul volume futuro degli ordini, mentre stabili emergono quelle relative all’occupazione. Il peggioramento della fiducia, pur riflettendo dinamiche omogenee, risulta particolarmente marcato nella grande distribuzione. L’indicatore destagionalizzato scende infatti da 107,3 a 103,8 nella distribuzione tradizionale, ma da 104,7 a 98,2 in quella “moderna”.

Nei servizi di mercato, invece, il clima di fiducia è calato a 94,1 (da 102,7 di aprile). La discesa è dovuta principalmente al peggioramento delle aspettative sull’economia italiana; si deteriorano, tuttavia, anche i giudizi e le aspettative sugli ordini. Il peggioramento è diffuso a livello settoriale, mostrandosi particolarmente marcato nel settore dei Trasporti e magazzinaggio (a 92,4 da 113,1 ) e, di più lieve entità, nei Servizi turistici (a 93,2 da 97,6), nei settori dell’Informazione e comunicazione (a 99, da 102,6) e nei Servizi alle imprese e altri servizi (a 96 da 101,7).

A livello territoriale, l’indicatore peggiora in tutte le ripartizioni, attestandosi a 102,6 (da 105,9) nel Nord Ovest, a 85,6 (da 97,7) nel Nord Est, a 90,9 da (102) al Centro e a 101,5 (da 112) al Sud. Tra le variabili non componenti l’indice, sono in lieve recupero i giudizi sull’occupazione e si mantengono stabili, su valori debolmente negativi, sia i giudizi sull’andamento degli affari, sia le aspettative sull'occupazione.

 

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