Fipe: "è demagogia vietare l'alcol di notte"

Fipe: "è demagogia vietare l'alcol di notte"

Da fine gennaio nel Veneto potrebbe essere vietato vendere e somministrare alcol dall'una alle sei del mattino. La Federazione dei pubblici esercizi considera l'intervento smodato e invasivo della libertà dei cittadini.

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29 dicembre 2006
Roma, 22 dicembre 1999

Fipe: “è demagogia vietare l’alcol di notte�

 

Da fine gennaio potrebbe essere vietato vendere e somministrare alcol dall’una alle sei del mattino. Accadrà in Veneto, regione fra le maggiori produttrici di vino e grappe, ma si teme che l’iniziativa possa essere presa da esempio anche da qualche altra Regione d’Italia. In base a quanto deciso dalla Terza Commissione Consiliare Regionale, il divieto sarà esteso a tutte le attività commerciali, a cominciare dai pubblici esercizi e dai grandi supermercati, per finire ai campeggi, hotel, stabilimenti balneari e discoteche.

L’iniziativa, nata certamente con l’intento di proteggere la salute dei cittadini, è fortemente criticata da Fipe-Confcommercio secondo cui l’obiettivo non sarà centrato e procurerà danni economici a tutto il comparto del settore turistico. La federazione dei pubblici esercizi considera l’intervento smodato e invasivo della libertà dei cittadini toccati in un settore, quello del tempo libero, sempre più importante per la qualità della vita.

“L’obiettivo di salvaguardare la salute è nobile â€" commenta Edi Sommariva, direttore generale di Fipe â€" ma il metodo e lo strumento scelti sono sbagliati e in queste condizioni si rischia solo di fare un’operazione esclusivamente demagogicaâ€�. Fipe-Confcommercio intravede con preoccupazione in questa iniziativa il nascere di una nuova tendenza politica, sia pure apartitica: ricorrere al proibizionismo come forma di prevenzione.

“Noi italiani, per risolvere mille difficoltà, siamo abilissimi nel fare di necessità virtù â€" spiega Sommariva â€" e talvolta non cerchiamo di capire lo spirito delle regole per interpretarle, ma di capirne il limite per aggirarlo. Ecco perché il proibizionismo educativo non potrà mai funzionare nel nostro Paese. Il divieto di vendita dall’una di notte non comporterà di per sé un minor consumo di alcol. Le bevande alcoliche saranno acquistate nelle ore che precedono il divieto e bevute in qualsiasi luogo aperto a danno delle tante splendide piazze storiche. Non vogliamo poi pensare agli ‘esodi’ verso le regioni vicine per acquistare alcol e magari scorrazzare a velocità pazza, trasformando veramente le strade in corsie della morteâ€�. “Tale pericolo non esiste, invece, se il consumo avviene all’interno di un locale â€" conclude Sommariva â€" dove il personale è ‘addestrato’ a far fronte a situazioni che oltrepassano il senso civico. Non a caso i gestori delle discoteche aderenti a Silb-Fipe hanno adottato un codice etico che prevede comportamenti adeguati da parte del personale alle situazioni che si presentano. In questo modo si responsabilizzano gestori e clienti, senza demonizzare alcuno e si civilizza la società verso un divertimento sicuroâ€�.

Fipe-Confcommercio ricorda che al momento del rilascio di una licenza sono richiesti requisiti morali e professionali particolarmente stringenti, a totale garanzia del cliente, come l’osservanza di tutti i requisiti di legge, compreso quello che impedisce di somministrare alcolici ai clienti in stato di ebbrezza.

 

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