Fipe: "flessibilità più utile con gli ammortizzatori"

Fipe: "flessibilità più utile con gli ammortizzatori"

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23 febbraio 2012

"Non esistono una flessibilità buona e una cattiva. Esistono invece una flessibilità utile e una strumentalizzata. Le imprese di ristorazione disciplinate dal contratto del turismo, per le caratteristiche indiscutibili di stagionalità e flussi di lavoro, non possono prescindere dalla flessibilità che andrebbe rafforzata dagli ammortizzatori sociali in discussione oggi al tavolo della riforma sul lavoro". È il pensiero di Lino Stoppani, presidente della Fipe, che in questo modo sostiene e rafforza la posizione di Rete Imprese Italia a cui aderisce per il tramite di Confcommercio.
"Le figure contrattuali legate alla flessibilità - prosegue Stoppani -sono talmente basilari nel settore del turismo che sono state affrontate, risolte e sperimentate dalle parti sociali già da molti anni. Rimettere in discussione strumenti che funzionano alla perfezione in un settore con una notevole varietà di picchi di lavoro significa far saltare gli equilibri fra dipendenti e imprese, invece che consolidarli, con il rischio di facilitare il ricorso al lavoro irregolare. Se si trovasse una buona soluzione sul tema degli ammortizzatori tali da 'accompagnare' il lavoratore impegnato nel settore turismo ad alta stagionalità fra un contratto e l'altro, l'Italia avvierebbe una seria politica del lavoro e dimostrerebbe di avere un'efficiente strategia nei confronti del turismo, un settore fondamentale per il rilancio dell'economia".

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