Fipe Treviso a tutela della donna in gravidanza

Fipe Treviso a tutela della donna in gravidanza

La Federazione collabora alla campagna di comunicazione e prevenzione ideata e promossa dall'ULSS 9, "Mamma Beve Bimbo Beve", che accende i riflettori sui rischi per la salute derivanti dal consumo di bevande alcoliche.

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24 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA

La Fipe–Confcommercio trevigiana scende in campo, chiamata a collaborare ad una innovativa campagna di comunicazione e prevenzione ideata e promossa dall’ULSS 9, “Mamma Beve Bimbo Beve”, che accende i riflettori sui rischi per la salute derivanti dal consumo di bevande alcoliche in un soggetto particolare e fino a qualche anno fa estraneo al problema dell’alcol: la donna in gravidanza, un momento delicatissimo ed estremamente importante della vita femminile.

Forte ed evocativa l’immagine grafica della campagna, destinata a colpire l’attenzione del grande pubblico: un feto immerso in un bicchiere di bevanda alcolica, veicolata attraverso i 750 esercenti operanti nel territorio dell’ULSS 9, con vetrofanie applicate sullo specchio dei bagni delle donne, locandine esposte in luoghi ben visibili del pubblico esercizio, e coinvolgimento diretto di tutti i dipendenti dei pubblici esercizi, grazie all’inserimento della brochure esplicativa della campagna in tutte le buste paga.

“Abbiamo accolto - spiega il vicepresidente di Confcommercio Treviso, Aurelio Munari -  con favore questa iniziativa che ci vede impegnati nel campo della prevenzione degli abusi alcolici, un settore che, fino ad ora, ha visto varie azioni comunicative rivolte agli adolescenti ed ai giovani. La società sta cambiando, e il bar rappresenta un luogo di incontro polifunzionale dove si esplicita la socialità e l’aggregazione e dove le varie tendenze emergono: se è vero che tra i 14 ed i 17 anni beve il 47% delle femmine ed il 62% dei maschi e che il 63% delle ragazze non rinuncia al rito dell’aperitivo, non ci sorprende che, all’arrivo della gravidanza, nella donna giovane ed adulta non ci sia la preparazione necessaria per comprendere i rischi per la salute del feto”.

A questa campagna - che pone in primo piano un messaggio fondamentale sui valori della vita, del futuro, e della salute - il sistema associativo della Confcommercio trevigiana dedica uno sforzo ulteriore coinvolgendo attivamente, l’ Ebicom (Ente bilaterale del commercio, del turismo e dei servizi) ed i lavoratori dipendenti dei pubblici esercizi attraverso la brochure pubblicitaria allegata alla busta paga mensile.

 

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