Fipe: Valle d'Aosta "regina" dei bar

Fipe: Valle d'Aosta "regina" dei bar

DateFormat

25 ottobre 2012

Strano, ma vero, la regione italiana che vanta il maggior numero di bar per indice di densità è la Valle d'Aosta. Ce ne sono 4,6 ogni mille abitanti. La regione più scarsa è invece la Sicilia con un indice di densità pari a 1,7. In valori assoluti e anche percentuali, invece, la capolista diventa la Lombardia dove si contano 29.958 bar (17,4%), cioè 3 bar ogni mille abitanti, con la Valle d'Aosta a chiudere questa volta la classifica con soli 596 bar (0,3%).Il Friuli Venezia Giulia si distingue, invece, per la percentuale maggiore di bar italiani gestiti da imprenditori di origine straniera. Sono queste alcune delle curiosità che emergono dalla fotografia sui bar in Italia scattata dal centro studi Fipe-Confcommercio Imprese per l'Italia in occasione della Fiera di Trieste sul caffè espresso. Il bar è comunque una formula vincente nel Bel Paese dove, a parte gli ultimi due anni, vede un andamento in continua crescita. Dalle oltre 105 mila unità degli anni '70 si è arrivati alle 148.513 del 2011 con una forza lavoro di quasi 950mila addetti. Ad un'analisi più recente, risulta che l'anno di maggior crescita è stato il 2004 con un 3610 imprese aggiuntive (saldo fra le cessate e le iscritte), mentre l'anno più buio è stato decisamente il 2011 con un saldo negativo di 3886 imprese. Nei bar si consuma comunque per un valore che sfiora i 19 miliardi di euro, anche se la quota relativa al caffè (32,5%) pur rimanendo la prima voce del fatturato non è più certamente l'unica. Anzi, nel corso degli anni si è assistito ad un'evoluzione tale per cui il bar è diventato sempre più poliedrico con l'offerta di pasti e di intrattenimento. La segmentazione dell'offerta è sempre più articolata, ma è soprattutto negli anni '80 che si registra il cambiamento più incisivo con l'offerta di pasti'funzionali', cioè quelli legati alla necessità e non esclusivamente al piacere di mangiare fuori, soprattutto nelle grandi città. Nel decennio successivo, poi, si aggiunge la richiesta da parte dei consumatori di nuovi servizi da quelli di intrattenimento a quelli più innovativi (esempio cibo da asporto). Il bar è comunque sinonimo di caffè, con una media di 175 tazzine al giorno al costo (sempre in media) di 93 centesimi (1,25 euro per il cappuccino). Anche in questo caso, qualche curiosità: il caffè più caro si beve a Ravenna (1,08 euro), mentre per quello più economico bisogna andare a Bari o a Reggio Calabria (76 centesimi). Per il cappuccino, invece, il più caro si sorseggia a Bolzano e il più economico è servito a Cagliari (1,01 euro), seguito a ruota da quello di Roma (1,03 euro).


Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca