Fit e Moige insieme contro vendite sigarette ai minori

Fit e Moige insieme contro vendite sigarette ai minori

Presentata la terza edizione della campagna "Noi non dobbiamo fumare". Ricerca Swg: comprare un pacchetto di sigarette per chi ha meno di sedici anni oggi è più difficile. Il 53 per cento dei tabaccai si rifiuta di vendere. Erano il 30 per cento del 2006.

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7 maggio 2008
FUMO: MENO FACILE COMPRARLO, 53% TABACCAI NON VENDE A MINORI

Fit e Moige insieme contro vendita sigarette a minori

 

Comprare un pacchetto di sigarette per chi ha meno di sedici anni è più difficile, rispetto a qualche anno fa, visto che il 53% dei tabaccai, seguendo quanto prescrive la legge, si rifiuta di farlo. Un dato questo, registrato nel 2007, nettamente cresciuto rispetto al 30% del 2006. Tuttavia molti, circa il 68% degli esercenti, non chiede mai il documento di identità. Sono questi alcuni dei dati dell'indagine condotta da Swg per il Movimento italiano genitori (Moige), nell'ambito della campagna “Noi non dobbiamo fumare�, organizzata insieme alla Federazione italiana tabaccai (Fit), di cui oggi e' stata presentata la terza edizione. “Si tratta di un dato confortante - commenta Maria Rita Munizzi, presidente del Moige - che ci conferma che per i ragazzi minori di 16 anni è più difficile acquistare le sigarette, e questo grazie anche all'opera di sensibilizzazione che stiamo facendo su genitori e tabaccai. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia, visto che ogni giorno 11 ragazzi su 100 tentano di comprarsi un pacchetto in tabaccheria, contro gli 8 dell'anno scorso, e che il 12% dei 13-17enni fuma�. Dall'indagine di Swg emerge, oltre all'aumento del numero di tabaccai che non vende ai giovani, anche il dimezzamento (17% contro il 35% del 2006) di quanti ammettono di non essersi mai o quasi mai rifiutati di vendere sigarette ad un minore di 16 anni. “Tuttavia dobbiamo rilevare - continua Munizzi - anche un maggior coinvolgimento dei genitori, visto che la quota di coloro che manda i figli a comprare le sigarette per loro e' scesa dall'81% al 76%�. Secondo il presidente della Fit, Giovanni Risso, “serve comunque un maggior impegno e cultura da parte della categoria, visto che molti tabaccai, il 68%, non chiedono mai il documento di identità. Quota che sale all'83% al Sud. Del resto non e' facile, visto che i tabaccai operanti in Italia sono cinquantaseimila. Ma bisogna insistere�. A tale scopo, anche quest'anno la campagna Moige-Fit, da qui fino a giugno, porterà il suo bus in 45 città italiane per informare genitori e tabaccai sull'importanza di prevenire l'accesso al fumo dei minori.

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