Fmi: "la crisi non è finita, e' tempo di fare delle scelte"

Fmi: "la crisi non è finita, e' tempo di fare delle scelte"

Allarme del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn. "Gli effetti della crisi globale non sono terminati e se la risposta non sarà corretta e ben calibrata crescerà il rischio di una nuova crisi".

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9 dicembre 2010

Gli effetti della crisi globale non sono terminati e se la risposta non sara' corretta e ben
calibrata crescera' il rischio di una nuova crisi. L'allarme arriva dal direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, il quale sottolinea che nonostante alcuni progressi compiuti sul tema della governance globale dell'economia, l'impegno non e' sufficiente in particolare per rafforzare il sistema di supervisione per definire i meccanismi per fronteggiare la
crisi. Il numero uno del Fmi inoltre lancia un monito ai governi che ''devono resistere alla tentazione di svincolarsi da un modello di cooperazione senza precedenti''. ''Gli effetti della crisi sono ancora ben evidenti. In Europa la situazione rimane problematica e il futuro - afferma - e' piu' incerto che mai''. ''Non dobbiamo aspettare - aggiunge Strauss-Kahn - c'e' bisogno di iniziare a ricostruire le strutture di governance. E' tempo di un salto triplo in avanti''. Il direttore generale del Fmi indica
poi con precisione dove intervenire. ''Mentre il G20 si e' mosso con decisione per scongiurare una seconda grande depressione'', ''le autorita' stanno procedendo lentamente nel regolamentare le istituzioni non bancarie''. La principale causa della crisi globale e' stata la carenza di un sistema di regolazione e supervisione finanziaria ma sul banco degli imputati anche l'idea che i
mercati da soli si autoregolamentino.''Dobbiamo essere preparati quando arrivera' una nuova
crisi, perche' la domanda non riguarda il se ma il quando''. E la prossima volta ''non possiamo pensare che sia ancora il contribuente a pagare il conto''. Il sistema finanziario dovra' essere messo nella condizione di partecipare ai costi che gravano sull'economia. Per questa ragione il Fondo
Monetario Internazionale ''ha proposto una tassazione sulle attivita' finanziarie anche se senza successo'' ha ricordato Strauss-Kahn. E' una questione di scelte, aferma il numero uno del Fmi.Quando nessuno ha piu' certezze sul futuro, quando gli squilibri fiscali di alcuni paesi minacciano l'equilibrio globale, quando l'accumulo di surplus o di deficit con l'estero minaccia nuove crisi, allora e' il momento delle scelte per la comunita' internazionale. Si puo' scegliere di
adottare un nuovo modello di crescita per un nuovo mondo oppure si puo' restar fermi e tornare a guardare solo gli interessi nazionali rischiando pero' anni di instabilita' che sono l'anticamera di una nuova crisi.

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