Fmi taglia stime Pil italiano

Fmi taglia stime Pil italiano

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9 ottobre 2018

Il Fondo Monetario Internazionale conferma il rallentamento dell'economia italiana che nel 2018 dovrebbe crescere dell'1,2% e dell'1,0% nel 2019. E' la stima contenuta nel World Economic Outlook in cui si ribadisce - come già avvenuto nelle previsioni di luglio - il taglio di 0,3 punti per il Pil italiano nell'anno in corso rispetto alla prima valutazione fornita ad aprile scorso. Un dato, spiega l'Fmi, che riflette "il deterioramento della domanda esterna e interna e l'incertezza sull'agenda del nuovo governo". Ma il Fondo sottolinea anche come in Italia "le recenti difficoltà nella formazione di un governo e la possibilità di un'inversione di rotta sulle riforme o l'attuazione di politiche che danneggerebbero la sostenibilità del debito hanno innescato un forte allargamento degli spread". Le stime del Fondo sull'economia italiana fissano inoltre l'inflazione all'1,3% quest'anno e all' 1,4 nel 2019 mentre continuerebbe la parabola discendente della disoccupazione che dall'11,3% del 2017 quest'anno scenderebbe al 10,8% e nel 2019 al 10,5%. L'Italia si conferma, comunque, rispetto alle altre principali economie avanzate fra quelle con la migliore bilancia dei conti correnti, con un avanzo nel 2018 stimato al 2,0% di Pil dietro soltanto a Germania (surplus dell'8,1%) e Giappone (3,6%). Per quanto riguarda le pensioni, il Fmi consiglia di mantenere la riforma Fornero: in Italia "dovrebbero essere preservate le riforme varate nel sistema pensionistico e nel mercato del lavoro", interventi che anzi dovrebbero essere affiancati da "ulteriori misure, come il decentramento della contrattazione salariale per allineare i salari alla produttività del lavoro a livello di impresa".

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