Franceschini: "con le imprese abbiamo sbagliato, chiedo scusa"

Franceschini: "con le imprese abbiamo sbagliato, chiedo scusa"

Per il segretario del Pd "è arrivato il tempo di nuovi rapporti fondati sul fatto che chi fa impresa, specie le pmi, è una parte di noi". Proposte una rateizzazione dell'acconto di imposta di novembre e una progressiva diminuzione dell'Irap.

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19 ottobre 2009
“Con le imprese abbiamo sbagliato

“Con le imprese abbiamo sbagliato. Chiedo scusa”. Con queste parole il segretario del Pd, Dario Franceschini, ha riconosciuto che troppo spesso in passato si è guardato al mondo dell’impresa con sospetto e pregiudizio. E’ arrivato il tempo, ha detto Franceschini nel corso di un discorso a Thiene, di nuovi rapporti fondati sul fatto che il Pd deve considerare chi fa impresa, specie le pmi, come “una parte di noi”.

Sul piano pratico, il segretario del Pd ha proposto una rateizzazione dell’acconto di imposta di novembre a favore delle imprese, a cui far seguire una sensibile e progressiva diminuzione dell’Irap. “Noi proponiamo - ha detto - almeno di rateizzare l’acconto di imposta di novembre. E poi ripensare l’Irap. Non si tratta di fare promesse che poi non si possono mantenere. La mia proposta su questo punto è una progressiva, forte riduzione dell’Irap da finanziare attraverso risorse recuperate da una altrettanto progressiva forte riduzione degli incentivi alle imprese, in particolare quelli che non incentivano proprio nulla ma che alimentano invece clientelismo e corruzione. Poi è necessaria la lotta all’evasione che non si fa vittimizzando le categorie del lavoro autonomo e delle imprese, ma colpendo gli evasori”.

Nel suo discorso Franceschini ha altresì proposto un patto sul welfare a sostegno delle piccole imprese in crisi e dei lavoratori che in queste perdono il lavoro e che non hanno forme di ammortizzatori. “Le piccole imprese che non possono beneficiare della cassa integrazione - ha aggiunto Franceschini - sono costrette a licenziare anche di fronte a crisi di breve durata e così a disperdere il loro patrimonio più prezioso. Per questo chiediamo un impegno comune perché non si intervenga solo con provvedimenti di deroga, caso per caso, ma con una vera riforma che dia sicurezza e fiducia a tutti.

Un nuovo welfare, dunque, moderno ed efficiente. Servono risorse. E servono scelte coraggiose per finanziarlo. Noi pensiamo che sia il momento di rilanciare con forza anche il tema difficile delle pensioni. Ha ragione il governatore Draghi. Serve un patto tra generazioni”.

 

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