Bus turistici, nel dl Coesione ancora un no all’aliquota agevolata sul gasolio

Bus turistici, nel dl Coesione ancora un no all’aliquota agevolata sul gasolio

Anbti parla di “una mazzata per la categoria”. Verona: “bisogna mettere fine a questa ingiustizia, che grava sulla categoria da ormai troppo tempo”.

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13 giugno 2024

Prorogare “limitatamente al periodo compreso tra il primo luglio 2024 e il 31 dicembre 2024 l'applicazione dell'aliquota agevolata dell'accisa sul gasolio commerciale per il trasporto mediante autobus turistici”. È quanto prevedeva un emendamento al decreto legge Coesione, all'esame della Commissione Bilancio del Senato, giudicato però improponibile.

“Abbiamo appreso con enorme rammarico e frustrazione la notizia. L’emendamento prevedeva oneri contenuti per l’erario e benefici enormi per la categoria che rappresentiamo, per l’indotto del turismo e in termini di impatto ambientale. Come Associazione torniamo a chiedere con forza che le istituzioni, in maniera compatta, diano la risposta che da tanto la categoria attende. Ricordiamo che la battaglia sull’aliquota agevolata per i bus turistici è volta a sanare un’illogica ingiustizia: l’esclusione di questo settore dal beneficio delle aliquote ridotte sulle accise del gasolio previste dalla direttiva europea  2003/96”, commenta Riccardo Verona, presidente dell’Associazione nazionale bus turistici italiani aderente a Confcommercio.

A tal proposito va ricordato che è stato differente il comportamento degli altri Stati europei che hanno dato attuazione alla direttiva nella sua completezza e che da sempre riconoscono nei loro Paesi l’agevolazione per gli operatori della categoria, mettendo di conseguenza gli operatori italiani in una posizione di debolezza in termini di competitività nazionale ed internazionale.

“Chiediamo che si dia seguito ai numerosi ordini del giorno votati nei provvedimenti passati, che impegnano il Governo a dare una risposta chiara che metta fine a questa ingiustizia che grava sulla categoria da ormai troppo tempo. Non siamo più disposti a recitare il ruolo di fanalino di coda o di ruota di scorta del trasporto merci e del trasporto pubblico locale. Chiediamo – conclude Verona - che nella prossima legge di bilancio si giunga ad un provvedimento strutturale. I bus turistici hanno un ruolo decisivo all’interno del turismo italiano, trasportano ogni anno oltre 150 milioni di turisti e visitatori, tanti anziani, bambini e categorie fragili, rivestendo un importantissimo ruolo sociale e culturale. È giunto il momento di riconoscerlo, di restituire dignità al comparto e di porre fine a questa ingiustizia”.

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