Gennaio in negativo per l'industria italiana

Gennaio in negativo per l'industria italiana

Dai dati dell�Istat emerge una flessione degli ordini del 2,1 per cento contro l�aumento dello 0,3 per cento del mese di dicembre. Il fatturato � sceso del 2,4 per cento contro l�aumento del 2,7 per cento a dicembre.

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20 marzo 2007
Apc-INDUSTRIA/ ISTAT: FATTURATO GENNAIO +11,1% ANNUO, -2,4% MESE Mercato nazionale +9,4%, estero +15,7%

Gennaio in negativo per l’industria italiana

 

Ordinativi e fatturato in calo a gennaio. Dai dati dell’Istat, su base destagionalizzata, emerge infatti una flessione degli ordini industriali del 2,1% contro l’aumento dello 0,3% del mese di dicembre. Il fatturato è sceso del 2,4% contro l’aumento del 2,7% a dicembre.

A gennaio l’indice del fatturato è cresciuto, rispetto allo stesso mese del 2006, del 18,2% per i beni strumentali, del 15% per i beni intermedi e del 7,9% per i beni di consumo (+4,1% per quelli durevoli e +8,6% per quelli non durevoli); l’unica diminuzione si è registrata per l'energia (-8,4%).

Gli indici destagionalizzati del fatturato segnalano, rispetto a dicembre, variazioni negative del 3,4% per i beni intermedi, del 2,1% per i beni strumentali, dell’1,5% per i beni di consumo (-2,7% per quelli durevoli e -1,2% per quelli non durevoli) e dello 0,9% per l’energia.

Per quanto concerne l’indice del fatturato, nel confronto con lo stesso mese del 2006, gli aumenti più marcati si sono avuti nei settori della produzione di metallo e prodotti in metallo (+27,5%), dell’industria del legno e prodotti in legno esclusi i mobili (+19%), della produzione di mezzi di trasporto (+18,8%) e della produzione di macchine e apparecchi meccanici (+17,6%); le uniche diminuzioni sono state rilevate nei settori delle raffinerie di petrolio (-8,8%) e dell’estrazione di minerali (-3,0%).

Nel medesimo periodo, l’indice degli ordinativi ha registrato gli incrementi più consistenti nelle industrie delle pelli e delle calzature (+21,7%), nella produzione di metallo e prodotti in metallo (+19,4%) e nella produzione di macchine e apparecchi meccanici (+16,3%); le diminuzioni maggiori si sono segnalate nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (-11,3%) e nella produzione di mobili (-2,8%).

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