GRANDE DISTRIBUZIONE: VENDITE IN CALO TRA MAGGIO E GIUGNO

GRANDE DISTRIBUZIONE: VENDITE IN CALO TRA MAGGIO E GIUGNO

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4 agosto 2008
Grande distribuzione: vendite in calo tra maggio e giugno

Grande distribuzione: vendite in calo tra maggio e giugno

 

Nel bimestre maggio-giugno c’è stato un calo dello 0,7% del volume delle vendite dei prodotti di largo consumo confezionato in ipermercati, supermercati e 'superette', a fronte di un aumento in valore del 4,7%. Lo rivela la consueta ricerca Iri Infoscan, che

sintetizza il trend del primo semestre 2008 parlando di “inflazione in crescita, domanda più debole”.

La flessione del volume delle vendite è la prima dopo un anno e mezzo: era dal gennaio-febbraio dello scorso anno, infatti, che il dato si manteneva in positivo, anche se negli ultimi mesi il rallentamento è stato abbastanza evidente: nei primi due mesi dell’anno le vendite erano infatti aumentate del 3,4% in volume e del 7,2% in valore, mentre a marzo-aprile i volumi erano cresciuti solo dello 0,7% (+5,6% in valore). In generale, quindi, nel primo semestre a fronte di un aumento della spesa del 5,7% si registra un tasso di crescita dei consumi in calo sul 2007, culminato con la flessione sotto zero di maggio-giugno: “un chiaro segnale di debolezza della domanda - dice lo studio - che potrebbe consolidarsi nei prossimi mesi”.

Se il potere d’acquisto si indebolisce, gli italiani tentano comunque di mantenere inalterato il tenore di vita rinunciando ai brand più noti e ricorrendo alle cosiddette private label, vale a dire i prodotti che espongono il marchio del supermercato stesso: il calo delle vendite in volume, infatti, è interamente da addebitare all’industria di marca, in contrazione nei volumi da tre mesi (-2,7% ad aprile, -2,5% a maggio e -0,9% a giugno), mentre le private label continuano a crescere, anche se il passo non è sempre veloce: a giugno si registra un aumento del 5,1%, contro il +10,8% di maggio.

A rallentare più vistosamente nel primo semestre sono i prodotti per la cura della casa e per quella della persona (per la casa da +2,3% del 2007 a +1,3% e per la persona da +2,9% a +1,4%); senza contare che la spesa in elettrodomestici bianchi e bruni si è ridotta del 6,3%. Alimentari e bevande, invece, malgrado l’aumento della spesa del 6,7%, mantengono un ritmo di crescita dei volumi grosso modo costante (+0,9% contro il +1,2% del 2007).

Secondo la ricerca, , insomma, gli italiani “affrontano la crisi con un comportamento adattivo, cambiando il mix dei prodotti e marche acquistate, cercando tipologie di punti di vendita più convenienti per specifiche categorie merceologiche”.

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