Grecia nel caos, allarme della Bce
Grecia nel caos, allarme della Bce
Un nuovo sciopero generale proclamato dai principali sindacati ellenici contro il programma di austerità del governo socialista del premier Giorgio Papandreou paralizza oggi la Grecia e migliaia di manifestanti faranno una catena umana intorno al Parlamento per impedire l'ingresso ai deputati e non far svolgere così il dibattito per il programma economico a medio termine per il periodo 2012-2015. Ieri ci sono stati ad Atene pesanti scontri davanti al Parlamento tra dimostranti e polizia: i manifestanti hanno lanciato sassi e bastoni contro gli agenti, che hanno risposto sparando lacrimogeni. Il primo ministro George Papandreou ha affermato di essere pronto a dimettersi per facilitare la formazione di un governo di unità nazionale, così come richiesto dall'opposizione conservatrice. La situazione si riverbera ovviamente sui mercati finanziari: secondo la Bce i rischi per la stabilità finanziaria dell'area euro sono aumentati. E pesa come una spada di Damocle la forte connessione fra le banche, che in dote hanno massicce dosi di titoli di Stato, e i bilanci pubblici. Da parte sua, l'agenzia di rating Moody's ha comunicato che Bnp Paribas, Societé generale e Credit Agricole rischiano il taglio del rating per la loro esposizione verso Atene.