I COMMERCIANTI VICENTINI DICONO NO A NUOVE APERTURE FESTIVE

I COMMERCIANTI VICENTINI DICONO NO A NUOVE APERTURE FESTIVE

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3 aprile 2007
Confcommercio Vicenza ha ritenuto fondamentale raccogliere i pareri dei commercianti sulle ipotesi di ampliare la possibilità

I commercianti vicentini dicono no a nuove aperture festive

 

Secondo un sondaggio condotto da Confcommercio Vicenza tra i titolari di attività con vendita al dettaglio della provincia, il 61,4% degli intervistati ritiene che l’attuale regime delle deroghe alle chiusure domenicali e festive sia sufficiente. Il 29,2% è convinto che otto domeniche di apertura domenicale (più quelle di dicembre) siano troppe, mentre solo il 9,4% ritiene che bisognerebbe ampliarne il numero durante l’anno. Tra i motivi dell’opposizione a nuove aperture domenicali i commercianti indicano soprattutto il fatto che la capacità di spesa della gente rimane la stessa. Si sottolineano anche l’aumento dei costi di gestione, la scarsità di persone qualificate disposte a lavorare di domenica, la penalizzazione del piccolo commercio e del suo innegabile servizio di prossimità sul territorio. In una lettera indirizzata al presidente di Confcommercio Vicenza, Sergio Rebecca, il Vescovo Cesare Nosiglia ha dichiarato che a queste motivazioni pratiche se ne aggiungono altre, di ordine umano e spirituale.

Quanto agli orari, il 53,2% degli intervistati pensa che l’attuale normativa sugli orari dei negozi (apertura al pubblico dalle 7 alle 22 per un massimo di 13 ore giornaliere) sia condivisibile. Il 42,2% considera l’orario troppo ampio e il 4,6% crede che i limiti stabiliti dalle norme siano troppo restrittivi.         

 

 

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