I "NUMERI" DEL RAPPORTO

I "NUMERI" DEL RAPPORTO

DateFormat

24 dicembre 2009
Negli ultimi quindici anni la quota di spesa sostenuta dai consumatori europei per la cura del sé si è ridotta dal 14,1% del 1

La spesa media per abitante per la cura del sé è, nella media UE a 27, pari a 1.861 euro, con forti differenziazioni tra i vari Paesi: escludendo il Lussemburgo in cui la spesa supera i 3 mila euro, in circa la metà dei Paesi europei, compresa l’Italia, la spesa pro capite supera i 2 mila euro, mentre nei restanti Paesi, quasi tutti dell’Est, la spesa è notevolmente inferiore, fino ad arrivare ai 264 euro della Bulgaria, conseguenza anche delle divergenze esistenti in termini di livello dei consumi e del reddito (Tab. 1).

Si evidenzia la presenza di una correlazione positiva di questa tipologia di spesa con l’andamento del consumo totale pro capite, che approssima il reddito individuale. Si tratta di funzioni di consumo, in particolare quelle legate alle spese per la salute, la cura della persona e la previdenza integrativa volontaria, che presentano nella gran parte dei Paesi a sviluppo più maturo, ma anche in quelli di più recente adesione all’Unione provenienti dall’ex-blocco sovietico, valori dell’elasticità al reddito in molti casi superiori all’unità.

Di fatto, viene ad evidenziarsi un orientamento delle preferenze sempre più marcato verso beni o, ancora meglio, servizi in grado di assicurare forme di benessere ‘immateriale’, cioè non più parametrato su fruizione/consumo di beni materiali specifici, ma fortemente connesse ad una visione del ciclo vitale in termini di salute/efficienza fisica e di mantenimento delle prospettive di reddito - attraverso le forme di previdenza complementare - anche nella fase successiva la ritiro dall’attività lavorativa.

 

Tab. 1 - La spesa per la cura del sè nel 2008

valori per abitante (in euro)

 

Abbigl.

Calzature

Medicinali

Servizi ambulator.

Servizi ospedalieri

Beni e serv. per l’igiene pers.

Altri beni personali

Protezione sociale

Totalecura del sé

Austria

915

191

252

205

146

403

175

215

2.502

Belgio

769

159

286

247

199

297

131

335

2.423

Bulgaria

65

33

87

19

15

32

9

4

264

Cipro

726

234

218

322

82

584

211

49

2.424

Danimarca

802

166

239

212

81

440

150

349

2.440

Estonia

448

114

141

40

15

181

70

16

1.024

Finlandia

708

143

298

321

126

345

87

275

2.304

Francia

613

137

276

252

85

389

124

294

2.170

Germania

712

134

256

308

181

322

135

194

2.243

Grecia

801

254

217

396

207

265

291

18

2.449

Irlanda

774

160

125

164

337

676

176

37

2.449

Italia

934

260

227

176

80

374

162

118

2.330

Lettonia

332

181

153

79

9

153

31

7

945

Lituania

341

175

195

53

7

156

80

6

1.014

Lussemburgo

924

268

410

123

35

829

296

337

3.221

Malta

320

104

128

82

15

236

142

37

1.065

Olanda

757

152

145

155

109

366

142

193

2.018

Polonia

190

70

144

76

7

138

52

2

679

Portogallo

552

144

228

299

38

185

106

185

1.738

Regno Unito

847

126

146

69

60

477

156

242

2.123

Rep. Ceca

244

76

99

67

11

182

53

26

757

Romania

117

42

69

43

15

42

18

3

348

Slovacchia

215

107

98

64

23

231

41

12

790

Slovenia

403

120

137

145

42

195

45

65

1.151

Spagna

608

183

156

277

52

377

143

98

1.894

Svezia

693

125

244

241

27

385

96

362

2.173

Ungheria

143

45

118

60

15

101

32

9

523

UE27

631

145

198

192

87

324

124

160

1.861

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Eurostat e Istituti nazionali di statistica.

 

 

La quota di queste tipologie di consumo risulta, infatti, crescente nel tempo, assumendo un valore sempre più vicino al 60% della spesa complessiva per la cura del sé, laddove, invece, la progressiva riduzione delle quote di abbigliamento e calzature sul totale della macrofunzione è spiegato proprio dai valori delle loro elasticità al reddito, inferiori ad 1, indicando questa relazione che la spesa tende a crescere in misura meno che proporzionale agli incrementi del reddito pro capite.

Nel 2008 tra le voci di spesa destinate alla cura del sé, nella media UE, l’abbigliamento e le calzature rappresentano la spesa pro capite più significativa (776 euro), seguita dai beni e servizi per l’igiene personale e dai servizi sanitari ambulatoriali e l’acquisto di medicine.

Per quanto riguarda abbigliamento e calzature in particolare l’Italia è il paese in cui risulta più alta la spesa pro capite per questa voce, seguita da Lussemburgo, Austria Grecia e Regno Unito, mentre molto bassa risulta la spesa per abitante nei Paesi, soprattutto dell’Est, di recente ingresso nell’Unione.

Per la salute (medicine, servizi ambulatoriali e ospedalieri) mediamente i cittadini europei hanno speso 477 euro pro capite. Grecia, Germania e Finlandia sono i Paesi in la spesa per abitante risulta più elevata.

 

Tab. 2 - La spesa per la cura del sè in termini reali

Variazione % media annua 1996-2008

 

 

Abbigl.

Calzat.

Medicinali

Servizi ambulator

Servizi ospedalieri

Beni e serv. per l’igiene pers.

Altri beni personali

Protezione sociale

Totale cura

del sé

Austria

1,3

0,8

3,0

0,2

-3,0

0,9

2,8

3,2

1,2

Belgio

2,3

1,1

3,6

2,3

4,8

1,2

-0,4

-0,1

1,9

Bulgaria

1,7

3,5

7,3

9,3

16,1

4,0

9,1

1,5

4,6

Cipro

4,3

4,8

7,2

2,3

1,3

2,0

4,7

1,7

3,8

Danimarca

3,9

1,0

4,7

0,8

7,2

1,0

3,1

1,0

2,6

Estonia

11,0

7,6

12,3

10,8

14,0

10,6

11,7

2,7

10,5

Finlandia

5,4

6,0

3,5

5,5

4,9

4,5

2,6

4,0

4,8

Francia

1,4

1,0

4,6

3,3

3,3

2,0

0,9

1,4

2,1

Germania

0,1

0,2

1,4

2,6

2,4

1,3

-0,3

5,1

1,2

Grecia

4,2

3,3

6,1

8,3

14,1

3,8

5,1

5,5

5,3

Irlanda

11,0

8,6

11,0

3,5

1,3

-9,0

11,1

7,6

4,4

Italia

0,3

-0,1

3,4

0,6

-0,3

0,9

-0,5

3,4

0,8

Lettonia

9,9

11,9

12,6

10,4

8,4

14,2

10,1

23,8

11,3

Lituania

13,4

15,5

12,5

6,7

7,1

12,3

6,0

26,9

12,4

Lussemburgo

1,1

2,8

4,2

-0,7

5,5

4,6

4,1

6,7

3,1

Malta

1,6

1,6

1,0

1,0

1,0

3,3

3,3

3,3

2,0

Olanda

2,7

2,4

4,0

-2,5

-6,1

2,1

3,7

0,3

1,3

Polonia

6,2

5,4

4,2

3,8

5,9

7,1

5,6

9,8

5,6

Portogallo

2,6

1,7

4,3

1,7

1,7

2,7

0,1

2,3

2,4

Regno Unito

6,8

4,2

0,8

0,7

1,9

4,4

4,0

-1,8

4,2

Rep. Ceca

4,6

9,9

11,4

6,8

4,6

5,7

3,7

-15,0

4,2

Romania

1,7

7,6

9,1

5,6

4,4

11,3

3,9

13,7

6,0

Slovacchia

3,1

3,2

10,5

12,9

8,6

7,0

4,7

5,4

5,2

Slovenia

4,4

5,0

8,1

4,6

9,8

4,2

1,3

2,2

4,7

Spagna

2,6

2,9

7,1

3,7

0,8

5,6

2,7

5,1

3,7

Svezia

3,8

5,0

5,1

0,3

3,4

3,4

2,5

3,2

3,4

Ungheria

1,9

1,7

2,6

-1,3

-3,4

3,9

5,5

1,7

2,0

UE27

2,4

1,9

3,5

2,5

1,7

2,6

1,7

1,6

2,4

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Eurostat e Istituti nazionali di statistica.

 

 

In termini di dinamiche nel periodo 1996-2008 (Tab. 2) la macrofunzione cura del sé ha registrato nella media UE a 27 una crescita in termini reali del 2,4%, leggermente superiore alla variazione dei consumi totali (2,2%).

Per quanto riguarda la spesa per l’abbigliamento, in particolare, nel periodo 1996-2008 è cresciuta in Europa in termini reali mediamente del 2,4%, presentandosi con forti differenziazioni tra i paesi: Lituania, Lettonia ed Estonia, insieme all’Irlanda, mostrano tassi di crescita molto consistenti che raggiungono il 13%, mentre fanalino di coda sono l’Italia e la Germania, che hanno registrato una sostanziale stabilità della spesa negli ultimi 15 anni.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca