I PUNTI CHIAVE DEL PROTOCOLLO

I PUNTI CHIAVE DEL PROTOCOLLO

D: 13-5-2002 P:01 T: Imprese e istituzioni insieme per la sicurezza alimentare

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13 maggio 2002
PUNTI CHIAVE PROTOCOLLO FIPE MINSALUTE MINAMBIENTE

PUNTI CHIAVE PROTOCOLLO

FIPE-CONFCOMMERCIO MINISTERO DELLA SALUTE

 

1)     La sicurezza alimentare viene ancora vissuta da istituzioni e imprese prevalentemente come mero adempimento burocratico . Le prime devono evitare che le imprese passino il tempo a riempire i moduli, le seconde devono porre con maggiore forza e convinzione la sicurezza alimentare al centro dell’etica aziendale.

2)     Le esperienze fin qui fatte sul territorio per l’implementazione delle procedure HACCP sulle imprese hanno portato allo scoperto, pur tra le cose positive fatte (ad es. la formazione degli addetti), le ancora molte contraddizioni esistenti tra piccole e grandi imprese, tra controllori e controllati. Queste esperienze devono indurre istituzioni e imprese a nuove forme di collaborazione in grado di far fare veramente a  tutti un salto di qualità sulla strada della sicurezza alimentare.

 

3)     Si tratta in buona sostanza di mettere attorno a un tavolo Istituzioni e imprese per fissare gli standard di sicurezza che una piccola impresa della distribuzione o della ristorazione deve garantire e poi trovare un sistema di riconoscimento di tali standards e di comunicazione al consumatore.

 

4)     Confcommercio e Fipe sono pronte a una prima messa a punto di un modello basato sui seguenti elementi :

 

-         definire le “buone prassi” da seguire per comportamenti efficaci (in termini di standard minimi)

-         comunicarne le regole pratiche per una loro osservazione costante da parte delle imprese

-         definire il metodo per verificarne le conformità

-         individuare azioni e strumenti per evidenziare i comportamenti corretti nei confronti del mercato

-         individuare dei processi  di monitoraggio continuo.

 

In tal modo si potrà mettere in moto un meccanismo virtuoso in grado di stimolare le imprese a far sempre meglio e rassicurare il consumatore.

 

Vi sono  al riguardo le condizioni ( istituzionali e di impresa) per effettuare una prima sperimentazione del modello sui pubblici esercizi nella città di Padova.

 

La tavola rotonda che si terrà il lunedì 13 pomeriggio a Lucca ( e alla quale è stata invitato anche il sindaco della città veneta ) potrebbe rappresentare l’occasione per presentare l’idea.

Ci resterebbe giusto il tempo necessario, dopo, per perfezionare lo specifico protocollo di intesa tra Minsalute e Fipe-Confcommercio e per presentarlo ufficialmente a S.Vincent il 4 giugno p.v.

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