I sindacati aprono sulle pensioni

I sindacati aprono sulle pensioni

Sì alla trattativa sull'innalzamento dell'età, no alla revisione dei coefficienti e allo scalone. Epifani: "non sarà una passeggiata". Bonanni: "saremo flessibili". Angeletti: "la spesa è sostenibile". Il ministro Damiano rassicura sui tempi.

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7 febbraio 2007
PENSIONI: presentato un documento unitario su welfare e lavoro

I sindacati aprono sulle pensioni

 

Il sindacato è pronto a trattare sull’aumento dell’età pensionabile a patto che il Governo si presenti al confronto con una proposta convidisa. Ma l’apertura avverrà a queste condizioni: che sia abolito lo scalone, che venga cancellata la revisione dei coefficienti prevista dalla riforma Dini e che si applichi uno sconto ai lavori usuranti. È quanto prevede il documento unitario presentato da Cgil, Cisl e Uil in vista dei tavoli su previdenza, sviluppo e pubblico impiego che il Governo deve ancora convocare. I tre segretari generali Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti ne hanno illustrato il contenut in una conferenza stampa in cui hanno ribadito la posizione di partenza: la questione delle pensioni si inquadra in un contesto più ampio in cui la priorità resta lo sviluppo e l’obiettivo è il consolidamento della crescita economica attraverso il rilancio dei consumi interni.

In sostanza Cgil, Cisl e Uil chiedono la cancellazione dello scalone previdenziale, che dal 1 gennaio 2008 innalzerà l’età pensionabile a 60 anni tornando ai livelli precedente (57 anni di età e 35 di contributi), per discutere il graduale e volontario innalzamento dei limiti di età introducendo un sistema di incentivi con l’esclusione dei lavori usuranti. Resta da sciogliere il nodo della copertura finanziaria: lo scalone, che interessa circa mezzo milione di persone in tre anni, garantisce infatti risparmi per 9 miliardi annui a regime dal 2011 al 2013. Per i dipendenti pubblici, invece, i sindacati sollecitano il rinnovo dei contratti e l’estensione della previdenza complementare. Mentre sul lavoro puntano ad ottenere la revisione del sistema degli ammortizzatori sociali e l‘adeguamento del potere d'acquisto dei salari attraverso la contrattazione e l’alleggerimento delle tasse locali e delle tariffe.

 

 

                                                                 

 

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