Il governo "blinda" la Legge di Stabilità

Il governo "blinda" la Legge di Stabilità

I 516 emendamenti che approdano al voto della commissione Bilancio della Camera peserebbero per 4,5 miliardi sui conti 2010 e per 1,5 miliardi per gli anni successivi.

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2 novembre 2010

Parlamentari di maggioranza e di opposizione hanno votato nelle diverse commissioni della Camera emendamenti condivisi. Ma le diverse richieste, sommate l'una all'altra, raggiungono quota 4,5 miliardi di euro. Così il Governo è orientato a blindare la nuova Legge di Stabilità. Anche perché, una volta passato il treno veloce della nuova Finanziaria cartolare, è atteso l'arrivo di un nuovo 'Frecciarossa': il decreto che servirà a rifinanziare spesa ineludibili e misure per lo sviluppo con una dote di circa 7 miliardi di euro. Al quale si potrà aggiungere, prima della fine dell'anno, il progetto di riforma del fisco, per il quale è in corso il lavoro di ricerca di risorse, tra spese da ridurre e beni da dismettere.
Per ora il focus rimane concentrato sulla nuova Finanziaria. Oggi i 516 emendamenti presentati saranno sottoposti al vaglio di ammissibilità: il controllo riguarderà sia la copertura che la coerenza con le nuove regole di finanza pubblica: sono ora vietate tassativamente le micro-misure e le norme finalizzate solamente a rilanciare lo sviluppo. La legge di stabilità - è previsto - deve essere 'cartolare'. Il Governo ha fatto, per il momento, una prima verifica sulle proposte di modifica presentate. I soli emendamenti approvati nelle diverse commissioni parlamentari, e che ora approdano al voto della commissione Bilancio, peserebbero 4,5 miliardi sui conti 2010 e 1,5 miliardi per gli anni successivi. Le risorse arriveranno invece con il decreto 'milleproroghe' o sviluppo che il Governo sta mettendo a punto. Varrà mezzo punto di Pil, 7 miliardi, come spiegato dallo stesso premier Silvio Berlusconi. Sarà questa l'occasione per valutare le richieste dei diversi Ministeri. Non mancheranno, come promesso anche da Tremonti, le risorse per la riforma dell'università firmata dal ministro Gelmini e i fondi per rifinanziare le missioni militari all'estero. Ma arriveranno anche risorse per sostenere le scuole cattoliche.

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