IL GOVERNO "SPINGE" SU INFRASTRUTTURE E LAVORO

IL GOVERNO "SPINGE" SU INFRASTRUTTURE E LAVORO

Nuovo round ieri a Palazzo Chigi tra Esecutivo e parti sociali. Sul tavolo 16,6 miliardi per le grandi opere. Ammortizzatori sociali: allo studio ulteriori misure di sostegno al reddito per i lavoratori a progetto.

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4 marzo 2009
Crisi: il Governo “spinge” su infrastrutture e lavoro

Crisi: il Governo “spinge” su infrastrutture e lavoro

 

Nuovo round ieri a Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali sugli interventi per fronteggiare la crisi economica, con in primo piano le grandi opere e gli ammortizzatori sociali. In vista della riunione del Cipe di venerdì l’Esecutivo sta aggiornando, infatti, la lista delle opere infrastrutturali immediatamente cantierabili e ha chiesto a imprese e sindacati di indicare le priorità. Sul tavolo - ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli - ci sono 16,6 miliardi estrapolati dai 44 miliardi del piano triennale per le grandi opere. Sul fronte degli ammortizzatori sociali, poi, il Governo apre alla possibilità di ulteriori misure di sostegno al reddito per i lavoratori a progetto. Tutti interventi che - ha avvertito il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta - consentiranno di “attrezzarsi per affrontare le emergenze”.

Ammortizzatori sociali, tutela dell’occupazione e garanzie per la sopravvivenza delle imprese sono le priorità indicate da sindacati e mondo delle imprese. Cgil, Cisl, Uil e Ugl sottolineano la necessità di salvaguardare i posti di lavoro con un occhio di riguardo ai precari.

Per i lavoratori con meno tutele, i parasubordinati, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, si sono detti disponibili ad aprire un nuovo confronto con le Regioni. L’obiettivo è quello di garantire per questi lavoratori ulteriori forme di sostegno al reddito, oltre all’una tantum del 10% già prevista nell’accordo sugli ammortizzatori in deroga.

Sul fronte delle infrastrutture, per dare una boccata d’ossigeno all’economia, il Cipe dovrebbe sbloccare le risorse per le grandi opere. Del piano, al momento sono stati distribuiti solo 800 milioni per il Mose, 60 milioni per il piano di edilizia scolastica e 40 milioni per i beni culturali di 'Arcus'. Venerdì, invece, dovrebbero arrivare le risorse per finanziare altre infrastrutture tra cui il ponte sullo Stretto di Messina, la Salerno-Reggio Calabria, il terzo valico e l’autostrada tirrenica.

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