IL PRIMO RAPPORTO FOR.TE 2004-2006

IL PRIMO RAPPORTO FOR.TE 2004-2006

DateFormat

18 giugno 2007
Il Primo Rapporto For.Te. 2004-2006

 

Il Primo Rapporto For.Te. 2004 â€" 2006        - Sintesi â€"

 Più valore alla formazione, più valore alla crescita

 

For.Te., Fondo interprofessionale nazionale per la formazione continua, nasce a seguito dell’accordo istitutivo del luglio 2001 sottoscritto da Confcommercio, ABI, ANIA, Confetra e  CGIL, CISL, UIL, a seguito del varo dell’articolo 118 della legge 388/00.

La volontà delle Parti Sociali è stata quella di mettere insieme le principali associazioni di categoria del terziario per costituire un Fondo capace di garantire opportunità di formazione continua per tutti i lavoratori del settore privato e diffondere in maniera capillare una cultura della formazione condivisa e coerente con le necessità di crescita di aziende e lavoratori.

Le imprese che hanno aderito a For.Te. sono ad oggi circa 94 mila con oltre 1,5 milioni di lavoratori dipendenti.

Per quanto concerne le risorse due le linee di finanziamento: quella di start-up, assegnata dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, pari a circa 46 milioni di Euro; quella derivante dal gettito contributivo, affidata ai singoli datori di lavoro che scelgono di aderire al For.Te. destinando lo 0,30% del monte salari dei propri dipendenti.

Per finanziare i piani formativi delle imprese il Fondo emana periodicamente degli avvisi pubblici rivolti a tutte le aziende aderenti a For.Te.

Le risorse destinate al finanziamento dei Piani formativi per tutti gli Avvisi emanati dal 2004 ad oggi sono oltre 228 milioni di Euro.  Di cui: quasi 132 milioni di Euro relativi ai primi tre Avvisi, di cui due già conclusi; circa 38 milioni di euro messi a bando per l’Avviso 2/06, che scadrà a luglio prossimo. Infine, per i due nuovi Avvisi emanati sono stati stanziati rispettivamente 54,9 milioni di euro per l’Avviso 1/07 e 3,8 milioni di euro per l’Avviso 2/07.

Ad oggi i finanziamenti di For.Te. hanno raggiunto quasi 3 mila aziende con circa 1000 piani formativi e coinvolto in formazione oltre 360 mila dipendenti di cui il 51% donne.    

 

 

 

Nel primo triennio 2004-2006 For.Te. ha ottenuto i seguenti risultati:

 

  • Un Fondo al servizio del Paese

For.Te. nasce come Fondo per il terziario, ma si pone al servizio di tutte le imprese italiane, a prescindere dalla loro dislocazione territoriale, dai settori economici di appartenenza, dal numero di dipendenti. Il Fondo opera, infatti, in un contesto di grande intersettorialità che lo rende unico rispetto agli altri Fondi interprofessionali.

 

  • Sempre più imprese e lavoratori aderiscono a For.Te.

Da quando il Fondo è stato costituito, numerose imprese hanno chiesto di aderirvi, facendo crescere così il numero dei lavoratori che potranno beneficiare della formazione continua e le risorse che si renderanno disponibili. In tre anni le imprese aderenti  For.Te. sono passate da 52 mila a circa 94 mila; i lavoratori da 880 mila a oltre 1,5 milioni.

 

  • Più coinvolte le imprese settentrionali
    Il 74% delle imprese aderenti a For.Te. è localizzato al nord, mentre nella distribuzione nazionale le aziende al nord sono il 52%. Per quanto riguarda la dislocazione territoriale delle imprese beneficiarie della formazione, anch’essa è in prevalenza al nord. Tuttavia occorre considerare che le grandi aziende e i gruppi con sede a nord hanno anche numerose filiali nel centro e sud Italia.

 

  • Alta l’adesione delle piccole e piccolissime imprese
    La maggioranza delle imprese aderenti a For.Te. ha meno di 50 dipendenti (97,2%), tra queste l’84,8% ha meno di 10 dipendenti, dato in linea con la comparazione nazionale. Le grandissime imprese (250 dipendenti e oltre) non arrivano all’1%. In queste ultime però, come prevedibile, sono occupati circa il 60% dei lavoratori.

 

 

 

 

  • Piccole e piccolissime imprese più forti nell’accesso alla formazione

Delle 3 mila imprese coinvolte, quasi il 70 % ha meno di 50 dipendenti.

Un risultato importante che testimonia sia l’interesse di queste realtà imprenditoriali sia la capacità delle organizzazioni datoriali e sindacali di coinvolgere le piccole imprese nella realizzazione di piani di formazione territoriali e settoriali.

 

  • Più stimoli alla crescita dell’investimento privato
    I Piani formativi realizzati attraverso i contributi di For.Te. sono stati cofinanziati per il 56% da risorse private; in questo senso è stato prodotto un significativo impatto sulla capacità di investimento privato nella formazione.

 

o       Più donne in formazione continua

Tra gli oltre 360 mila dipendenti coinvolti nei piani formativi il 51% è rappresentato da donne. Questa percentuale è un ottimo risultato nello scenario del mercato del lavoro attuale.

 

  • Più giovane il lavoratore in formazione continua
    I 2/3 dei lavoratori interessati dalla formazione hanno tra i 26 e i 45 anni, in particolare il 34% ha meno di 35 anni. La formazione ha teso a valorizzare dunque, tra le tante, le componenti del capitale umano più decisive per la crescita.

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca