In Friuli Venezia Giulia torna a scendere la fiducia degli imprenditori

In Friuli Venezia Giulia torna a scendere la fiducia degli imprenditori

La consueta indagine elaborata dalla Confcommercio regionale evidenzia nel terzo trimestre 2014 una diminuzione della fiducia degli imprenditori del terziario sulla situazione economica generale.

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22 ottobre 2014
Dopo i timidi segnali di ottimismo degli ultimi trimestri, torna a diminuire la fiducia degli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia sulla situazione economica generale. Lo afferma l'indagine per il terzo trimestre 2014 elaborata da Confcommercio Fvg. Peggiora inoltre la fiducia dei commercianti e degli operatori del turismo e dei servizi riguardo all'andamento della propria attività.  L'indicatore si conferma ancora al di sotto della soglia positiva (50,0), riflettendo in qualche modo l'attuale e generalizzata situazione relativa ai prezzi. Una moderata nota positiva giunge sul lato "pagamenti" da parte dei clienti, almeno dal punto di vista del rispetto delle tempistiche pattuite.  Le maggiori difficoltà si manifestano principalmente presso le imprese del terziario operative nelle province di Gorizia e di Pordenone. In generale, i più preoccupati sono le microimprese (1-9 addetti) e gli operatori del commercio. Aumenta la percentuale di imprese che nei mesi di luglio, agosto e settembre si sono recate in banca per chiedere un finanziamento. Solo quattro su dieci lo hanno ottenuto secondo l'ammontare richiesto (43,2%). Allo stesso tempo, si intensifica l'area di irrigidimento (38,5%).  In generale, nel terzo trimestre 2014 gli imprenditori del terziario del Friuli Venezia Giulia continuano a giudicare elevato il costo dei servizi bancari nel loro complesso. "Il terziario crea occupazione e Pil, risorse che servono tra l'altro a pagare la cassa integrazione per sostenere l'industria", ha commentato il presidente di Confcommercio Fvg, Antonio Paoletti. Ricordando che il terziario copre il 75,8% delle imprese, il 57,2% degli occupati e il 74,3% del valore aggiunto, Paoletti ha aggiunto che "sono numeri che spiegano perfettamente come i nostri comparti, in questa fase di crisi, stanno sostenendo anche l'industria. Tutto questo nonostante enormi difficoltà, testimoniate dalla chiusura prevista, a fine 2014, di 4.111 imprese del terziario Fvg a fronte di 3.444 dell'industria".

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