Inversione di tendenza per i prezzi al consumo

Inversione di tendenza per i prezzi al consumo

Secondo la stima preliminare Istat, a febbraio l'inflazione è cresciuta dello 0,3% congiunturale (-0,4% a gennaio) mentre a livello tendenziale è scesa dello 0,2% (-0,6% a gennaio). L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,3 per cento.

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27 febbraio 2015
Si attenua a  febbraio il calo tendenziale dei prezzi al consumo che, su base mensile, tornano a crescere. L'indice Nic, afferma l'Istat nelle stime preliminari, sale dello 0,3% 
congiunturale (-0,4% a gennaio) mentre a livello tendenziale  scende dello 0,2% (-0,6% a gennaio). L'attenuazione della flessione su base annua e la crescita congiunturale è dovuta  soprattutto all' impennata dei prezzi dei vegetali freschi  (+11,2% su anno; +8,2% su mese). L'inflazione acquisita per  il 2015 è pari a -0,3 per cento. Sempre secondo le stime  preliminari, l'indice armonizzato Ipca aumenta a febbraio dello 0,3% su base mesile e torna a crescere su base annua  dello 0,1% (a gennaio -0,5%). All'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi contribuiscono quelli dei Servizi relativi ai Trasporti (+1,4%, da +0,3% di gennaio), l'inversione di tendenza di quelli dei Tabacchi (+3,7%, da -0,4% di gennaio) e il parziale ridimensionamento del calo su base annua dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-12,8%; era -14% il mese precedente). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, la "inflazione di fondo" sale a +0,6% (da +0,3% di gennaio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,7% (era +0,3% il mese precedente). Il rialzo mensile dell' ndice generale è da ascrivere principalmente all'aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+8,2%) - condizionati da fattori stagionali - e di quelli dei Tabacchi (+4,1%); un contributo all'aumento viene inoltre dal rialzo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+0,8%), anch'essi in parte influenzati da fattori stagionali. Rispetto a
febbraio 2014, i prezzi dei beni diminuiscono dello 0,9% (era -1,5% a gennaio) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+0,8%, da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza,
rispetto a gennaio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di tre decimi di punto percentuale.
 

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