L'Istat conferma: Italia fuori dalla deflazione
L'Istat conferma: Italia fuori dalla deflazione
A maggio l'inflazione in Italia si è attestata a +0,1%, sia rispetto ad aprile che rispetto allo stesso mese del 2014. Il dato definitivo, comunicato dall'Istat, è inferiore rispetto alla stima preliminare (+0,2%) e mostra un'inversione della tendenza annua (era -0,1% ad aprile).
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A maggio l'inflazione in Italia si è attestata a +0,1%, sia rispetto ad aprile che rispetto allo stesso mese del 2014. Il dato definitivo, comunicato dall'Istat, è inferiore rispetto alla stima preliminare (+0,2%) e mostra un'inversione della tendenza annua (era -0,1% ad aprile). L'inflazione acquisita per il 2015 è pari a +0,1% (era nulla ad aprile). L'Istat osserva come l'uscita dalla deflazione, dopo quattro mesi consecutivi di valori negativi, è dovuta principalmente alla riduzione del calo su base annua dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-7,2%, da -8,7% di aprile) e all'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi dei servizi, dovuta in particolare all'aumento dei prezzi dei trasporti (+0,8%, da -0,6% di aprile). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l' 'inflazione di fondo' fa registrare una risalita (+0,6%, da +0,3% di aprile); al netto dei soli beni energetici, si porta a +0,8% (era +0,6% il mese precedente). Rispetto ad aprile l'aumento dell'inflazione è legato principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,8%) - per effetto dei rialzi dei carburanti - e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5%), con particolare riguardo a quelli ricettivi. Rispetto a maggio 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un ulteriore ridimensionamento della flessione (-0,3%, da -0,5% di aprile) e il tasso di crescita dei prezzi dei servizi accelera (+0,7%, da +0,3% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad aprile 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due
decimi di punto percentuale.