Istat: resta il divario Nord-Sud, allarme produttività
Istat: resta il divario Nord-Sud, allarme produttività
Istat: resta il divario Nord-Sud, allarme produttivitÃ
“Dal 2000 l’Italia sperimenta un tasso di crescita più modesto di quello medio dell’Unione europea. Le differenze regionali permangono sensibili, con divario tra Mezzogiorno e Centro-Nord pressoché invariato. La composizione della domanda aggregata - consumi e investimenti - è allineata alla media europea: circa l’80% delle risorse è destinata ai consumi e il 20 agli investimenti. La produttività nazionale per occupato - storicamente simile a quella di Francia e Germania - ha visto il nostro Paese perdere terreno nel periodo 2001-2005 nel confronto europeo, con un recupero nel biennio 2006-2007�. È quanto emerge dal report dell’Istat “Cento statistiche per il Paese�, presentato a Roma.
Quanto al livello dei prezzi al consumo, “a partire dal 1990 l’indice è diminuito consistentemente (1,8 nel 2007), allineandosi alla media europea, ma con una forte ripresa della dinamica inflattiva nei primi tre mesi del 2008�. Dalla ricerca emerge anche che le principali caratteristiche del mercato finanziario italiano mettono in luce lo svantaggio del Mezzogiorno: l’insolvibilità delle imprese che sono ricorse al finanziamento bancario è sistematicamente superiore al Sud rispetto al Centro-Nord e la maggiore rischiosità si riflette sui livelli dei tassi d'interesse, mediamente superiori di circa un punto percentuale indipendentemente dalla durata del prestito.