ITALIA IN FRENATA, DIMEZZATE LE STIME DELLA CRESCITA

ITALIA IN FRENATA, DIMEZZATE LE STIME DELLA CRESCITA

Secondo il Ministero dell'Economia, la ricchezza prodotta salirà nel 2008 dello 0,6 per cento contro il previsto 1,5. Il rapporto debito/Pil scenderà al 103 per cento e sotto il 100 per cento nel 2010. Il risanamento "è solido e destinato a durare".

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12 marzo 2008
Italia in frenata, dimezzato il Pil

Italia in frenata, dimezzato il Pil

 

Secondo i dati della Relazione Unificata sull’Economia e la Finanza Pubblica contenuti nel comunicato ufficiale dal ministero dell’Economia, l’Italia registrerà una drastica riduzione della crescita nel 2008. Per quest’anno è previsto un +0,6% per il Pil, prima previsto all'1,5%. Di conseguenza tornerà a crescere il deficit che salirà al 2,4% (contro il 2,2% previsto in precedenza). “Dopo il buon andamento del biennio  2006-2007 â€" si legge nella nota del ministero dell’Economia â€" l’economia italiana risentirà quest’anno del significativo peggioramento del quadro macroeconomico internazionale e dell'elevata incertezza che caratterizza lo scenario globaleâ€�. Il debito pubblico scenderà ancora nel 2008 per attestarsi al 103% del Pil. Il calo proseguirà anche negli anni successivi fino a scendere sotto il 100% nel  2010, quando e' previsto al 99,6% del Pil. Scenderà poi al 97,1% nel 2011. Secondo il Tesoro, l’azione di risanamento dei conti pubblici portata avanti dal Governo Prodi “ha natura strutturale e non transitoriaâ€�. A dimostrazione di questo fatto il Tesoro spiega che “a partire dal 2009 l'andamento del disavanzo tendenziale presenta un profilo in costante miglioramento attestandosi al 2,1% del  Pil nel 2009, all'1,7% nel 2010 e all'1,4% nel 2011â€�. Per quanto riguarda infine l’inflazione, è prevista al 2,6-2,7%.

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