L'Azienda Italia cresce un po' meno del previsto

L'Azienda Italia cresce un po' meno del previsto

Lieve revisione al ribasso per la stima di crescita nella Relazione previsionale e programmatica del Tesoro. Nel 2010 si prevede un +1 per cento, nel biennio 2011-2012 il progresso sarebbe in media dell'1,7 per cento. Necessaria manovra da 25 miliardi.

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6 maggio 2010
Lieve revisione al ribasso per la stima di crescita del Pil italiano nel 2010

Lieve revisione al ribasso per la stima di crescita del Pil italiano nel 2010. Quest’anno, secondo la Relazione previsionale e programmatica del Tesoro, dovrebbe attestarsi all’1%, 0,1 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni dell’aggiornamento del Patto di stabilità. Nel biennio 2011-2012 la crescita del Pil si attesterebbe in media all’1,7% (+1,5%nel 2011 e +2% nel 2012). Nelle passate previsioni veniva stimata una crescita del 2%. “La mancanza di sbilanci strutturali di rilievo nel settore immobiliare, in quello finanziario, nei confronti dell’estero e nella situazione delle famiglie e delle imprese rispetto agli altri Paesi sviluppati rende la ripresa più solida e sostenibile, anche se ancora graduale”, si sottolinea.

Il rapporto debito pubblico-Pil salirà quest’anno al 118,4% e fino al 118,7% nel 2011 (senza considerare gli effetti di un intervento per sostenere la Grecia), mentre la pressione del fisco calerà quest’anno al 42,8%, “riportandosi a un livello inferiore a quello del 2008”. Il Tesoro conferma poi l’obiettivo di un indebitamento netto al 5% per il 2010. Allo stesso tempo, restano immutati gli impegni assunti in sede europea, confermando il percorso di consolidamento finanziario: gli obiettivi programmatici di indebitamento restano fissati al 3,9% del Pil nel 2011 e al 2,7%, quindi sotto il tetto di Maastricht, nel 2012.

Per il biennio 2011-2012 servirà una manovra correttiva pari all’1,6% del Pil, pari a circa 25 miliardi di euro. La correzione sarà necessaria al rispetto degli impegni con la commissione Europea per riportare sotto controllo il rapporto defici/Pil. Resta debole il mercato del lavoro: secondo le stime della Relazione il tasso di disoccupazione salirà quest’anno all’8,7% dal 7,8% del 2009. Il tasso si ridurrà lievemente nel 2011 all’8,5% per arrivare nel 2012 all’8,2%.

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