L'insostenibile "pesantezza" del fisco

L'insostenibile "pesantezza" del fisco

Il Focus pubblicato sul sito associativo è dedicato alla forte incidenza delle entrate fiscali e contributive che pesano per oltre il 50 per cento sulle imposte nazionali. Una pressione fiscale che si mantiene costante o addirittura aumenta nel tempo.

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11 luglio 2007
L’insostenibile “pesantezza� del Fisco

L’insostenibile “pesantezza� del Fisco

 

Il consueto Focus pubblicato sul sito associativo di Confcommercio è dedicato alla forte incidenza delle entrate fiscali e contributive, che pesano per il 50,7% sulle imposte complessive nazionali, confermando così un’elevata pressione fiscale che si mantiene costante o addirittura aumenta nel tempo. In rapporto al PIL la pressione fiscale è, infatti, passata dal 41,4% del 2003 al 42,3% del 2006. Sul fronte delle prospettive nel breve medio e termine, il quadro non è certo rassicurante e, comunque, non è in grado di garantire una netta inversione di tendenza dei conti pubblici, peraltro auspicata da molte parti, in primis dalla Commissione europea.

Da una recente analisi del Settore fiscale di Confcommercio sui conti delle Amministrazioni pubbliche per il periodo 2003-2006 emerge una crescita significativa delle entrate correnti, cioè di quei proventi destinati al finanziamento dell’attività di produzione e di distribuzione dei redditi a fini non produttivi, con effetti positivi sul saldo corrente (rapporto tra entrate e uscite).

 

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