La Bce "bacchetta" Italia, Grecia, Francia e Portogallo
La Bce "bacchetta" Italia, Grecia, Francia e Portogallo
La Bce “bacchetta” Italia, Grecia, Francia e Portogallo
Il rilievo è che i disavanzi strutturali sono rimasti elevati, per effetto di revisioni al rialzo ex post dei dati di disavanzo o per il sistematico rimando dell'attuazione di misure correttive
Italia, Grecia, Francia e Portogallo non sono generalmente riusciti a rispettare le disposizioni del meccanismo preventivo nell'ultimo decennio'. Lo rileva la Bce nel suo bollettino mensile di ottobre, facendo riferimento all'attuazione del patto di stabilità e di crescita, che impone agli Stati membri di perseguire l'obiettivo di medio termine di un saldo di bilancio prossimo al pareggio o in avanzo.
In tali paesi, sottolinea l’istituto di Francoforte, i disavanzi strutturali sono stati persistentemente elevati, per effetto di revisioni al rialzo ex post dei dati di disavanzo o per il sistematico rimando dell'attuazione di misure correttive. In Italia e in Portogallo ''il disavanzo strutturale ha registrato una lieve diminuzione nel periodo recente, ma non in misura sufficiente a fornire un margine di sicurezza adeguato rispetto al limite del 3% del pil''.
Nel 2005, ricorda la Bce ''una procedura e' stata avviata nei confronti dell'Italia, poichè nel 2004 il rapporto disavanzo/pil aveva superato il valore di riferimento del 3%. Anche in questo paese, tuttavia, revisioni ex post dei dati di disavanzo hanno fatto ritenere che la suddetta soglia fosse già stata violata nel 2001 e nel 2003. Data l'entità dello scostamento, il Consiglio ha concesso anche all'Italia una proroga dei termini per la correzione del disavanzo eccessivo, di fatto realizzata nel 2007''.