LA BCE LANCIA L'ALLARME: "ECONOMIA IN FRENATA"

LA BCE LANCIA L'ALLARME: "ECONOMIA IN FRENATA"

La Banca Centrale Europea rivede al ribasso le stime di crescita per il biennio 2008-2009. Pericolo inflazione: "Priorità alla stabilità dei prezzi e al contenimento dei salari". "Situazione di incertezza nei mercati finanziari".

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15 febbraio 2008
La Bce lancia l’allarme: “economia in frenata�

La Bce lancia l’allarme: “economia in frenata�

 

Nel suo bollettino di febbraio, la Banca centrale Europea lancia l’allarme sul rallentamento dell’economia. Sulla crescita, sottolinea Francoforte, regna un’incertezza che i banchieri centrali definiscono “insolitamente elevata� e che non può che  confermare al ribasso i rischi per l’attività economica. La situazione attuale, continua la Banca centrale, è però caratterizzata anche dal rialzo dei prezzi, che, dopo l'impennata dell'inflazione al 3,2% a gennaio, potrebbero  aumentare ancora nel breve periodo. L’invito rivolto dalla Bce,  la cui “massima priorità� rimane la stabilità dei prezzi, e'  quindi quello di evitare effetti di secondo livello, prima di tutto tenendo sotto controllo i salari. Sull'economia di Eurolandia potrebbero pesare “ricadute più estese del previsto� della crisi finanziaria internazionale, oltre che un ulteriore rincaro del prezzo del petrolio e delle materie prime alimentari. Ed e' ''probabile'', peraltro, che sull'economia si  ripercuotano anche gli effetti del rallentamento degli Stati Uniti. I segni della  decelerazione si vedono del resto anche nei primi dati sul quarto trimestre resi noti da Eurostat. Tra ottobre e dicembre,  Eurolandia è cresciuta dello 0,4% contro il +0,8% del terzo  trimestre. La frenata e' netta in Francia dove si e' passati dal  +0,8% al +0,3% e in Germania (da +0,7% a +0,3%). In  controtendenza si e' invece mossa la Spagna dove il Pil è cresciuto dello 0,8%, dal +0,7% del terzo trimestre. Fedele  al suo mandato, la Bce evidenzia quindi i “rischi al rialzo per la stabilità dei prezzi nel medio termine�, quelli  che la scorsa settimana l'hanno indotta a lasciare i tassi invariati nonostante i segnali non ottimali sulla crescita. I rischi sono in gran parte “connessi alla possibilità di una  crescita salariale più vigorosa del previsto� che va evitata.

Secondo Francoforte e' infatti ''indispensabile che tutte le  parti coinvolte mostrino senso di responsabilità e che siano  evitati effetti di secondo impatto sul processo di formazione dei salari�. Affermazioni che piacciono però poco al mondo sindacale, in particolare alla Uil che vede “un rischio  concreto di deriva tecnocratica nelle indicazioni della Banca  Centrale Europea�.

Nel bollettino, la  Bce dedica attenzione infine anche al mercato immobiliare. Nel  2007 i prezzi degli immobili in Eurolandia hanno mostrato ''una  moderazione''. Ma non in Italia, dove il costo delle abitazioni  e' invece rimasto ''in linea con quello registrato nel 2006''.

Nella prima meta' dello scorso anno l'aumento dei prezzi e'  stato infatti nel nostro Paese del 6,6%, dal 6,7% del 2006. In  ''marcata diminuzione'' in Eurolandia infine la domanda di mutui  alle famiglie per l'acquisto di abitazioni nel quarto trimestre  2007 (-36% dal -15% dell'indagine precedente

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