La Ue si divide sugli Eurobond

La Ue si divide sugli Eurobond

La proposta del presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti di utilizzare gli Eurobond come strumento anticrisi fa discutere i ministri economici europei. Oggi riunione Ecofin.

DateFormat

6 dicembre 2010

La proposta, rilanciata dalle colonne del Financial Times a firma del presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, di utilizzare gli Eurobond come
strumento anticrisi fa discutere i ministri economici europei, impegnati a Bruxelles nella riunione dell'Eurogruppo che ha preceduto quella dell'Ecofin di oggi. Si tratta di una rivisitazione del vecchio progetto che vedeva gli eurobond come fonte di finanziamento per progetti infrastrutturali europei: oggi le emissioni servirebbero a rendere "europeo" il debito pubblico, sostenendo gli Stati meno virtuosi. La Commissione Ue, che per voce del presidente Barroso ha mantenuto un atteggiamento prudente ("prima di commentare la proposta bisogna verificarne la fattibilita' politica" ) e' piu' possibilista con il commissario Olli Rehn: "Studiamo attentamente tutte le proposte degli Stati membri e trovo quella degli eurobond un'idea intellettualmente interessante, ma devo ricordare che la Commissione ha fatto una proposta in maggio di uno strumento comunitario per un meccanismo di stabilita' basato proprio sulle garanzie di prestito degli Stati membri, e il dibattito e' ancora a questo punto". La posizione tedesca, che si oppone al progetto, e' stata espressa dalla cancelliera Angela Merkel in persona, mentre a Bruxelles il ministro Wolfgang Schaeuble non e' tornato sull'argomento, su cui si era gia' espresso negativamente, limitandosi a sottolineare la necessita' di "lasciare ai mercati il tempo di realizzare quello che stiamo facendo, invece di aprire un ulteriore dibattito". Contrario anche il ministro austriaco Josef Proell: "Sono molto, molto critico:
non e' possible che un paese come l'Austria, che ha seguito una disciplina di bilancio e ha mantenuto il paese stabile debba essere quello che paga alla fine". Secondo la spagnola Elena
Salgado, "tutte le possibilita' devono essere esplorate" ma l'eurobond, osserva, "e' qualcosa che richiederebbe una modifica del trattato e quindi non puo' essere realizzato immediatamente"

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca