LAVORO: IL GOVERNO CAMBIA LA LEGGE BIAGI

LAVORO: IL GOVERNO CAMBIA LA LEGGE BIAGI

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6 giugno 2007
Lavoro: il Governo cambia la legge Biagi

Lavoro: il Governo cambia la legge Biagi

 

Il Governo avrebbe intenzione di dare presto una “svolta� alla lotta contro la precarietà e già alla fine di giugno potrebbe emanare un provvedimento che stanzia i 2,5 miliardi del 'tesoretto' fiscale al welfare state.

Secondo quanto anticipato dall’Agi, il provvedimento è in fase di elaborazione da parte dei tecnici dei Ministeri interessati ma sarebbe comunque già pronto nel suo impianto. In arrivo alcune modifiche alla legge Biagi, la cui rivisitazione era già prevista nel programma elettorale dell’Unione: verrebbero in sostanza riviste alcune figure contrattuali, rendendo più conveniente da parte delle aziende l'’ssunzione a tempo stabile.

In sintesi, queste le misure che potrebbero essere emanate entro la fine del mese.

INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE. In arrivo un aumento dal 50% al 60% dell’ultima retribuzione, legando però l’indennità a iniziative di formazione e reimpiego.

CONTRATTI A TERMINE. Si va verso un tetto ai contratti a termine (tra le ipotesi, tre anni), al di sopra del quale è più conveniente per l’impresa assumere a tempo stabile il lavoratore precario.

JOB ON CALL. Il lavoro “a chiamata� potrebbe andare in pensione. Secondo questa figura contrattuale, il prestatore d'opera è permanentemente a disposizione dell’azienda che appunto lo chiama a servizio in base a esigenze produttive improvvise e non prevedibili, relative a particolari necessità di ordine tecnico.

STAFF LEASING. Anche questa figura contrattuale - per cui si può essere dipendenti di una società ma lavorare presso un’altra azienda - dovrebbe essere rivista.

CONTRIBUTI. Si studia un innalzamento delle aliquote contributive dei lavoratori parasubordinati al 33%. Verrà inoltre consentito il riscatto degli anni di laurea a costi praticabili.

TOTALIZZAZIONE. Si pensa di concedere ai lavoratori flessibili che versano i contributi a più di un ente di previdenza, di cumulare gratuitamente gli spezzoni assicurativi.

Le regole attuali permettono di unire gratuitamente a certe condizioni i contributi versati a gestioni previdenziali diverse. Ma c’è il limite di almeno sei anni, al di sotto dei quali i versamenti si perdono.

CONTRIBUTI FIGURATIVI. Verrebbero introdotti per coprire i buchi assicurativi cioé i periodi nei quali i lavoratori non versano nulla a causa della perdita del posto o di una pausa tra un lavoro temporaneo e l’altro.

CASSA INTEGRAZIONE. Prevista anche l’unificazione della cig con la cigs, con l’estensione di questo strumento anche alle imprese con meno di 15 dipendenti per via di un autofinanziamento.

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