Lavoro, utili: confronto avviato, due mesi per chiudere

Lavoro, utili: confronto avviato, due mesi per chiudere

Incontro al Ministero del Lavoro per trovare un accordo sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. Sacconi: "intesa tra le parti sociali entro 60 giorni". Rivolta: "applicare la contrattazione di secondo livello".

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10 settembre 2009
Due mesi per trovare un accordo sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese

Due mesi per trovare un accordo sulla partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese. E’ questo il risultato dell’incontro svoltosi al Ministero del Lavoro al quale hanno partecipato tra gli altri Confcommercio, Confindustria, Cgil, Cisl, Uil ed Ugl.

Un confronto che proseguirà solo tra le parti sociali perché - come ha spiegato Sacconi al termine della riunione – “il Ministero parteciperà con la segreteria tecnica che metterà a disposizione gli strumenti normativi che ci sono in materia”. Sessanta giorni, quindi, al termine dei quali aziende e sindacati dovranno trovare un’intesa o - come ha detto Sacconi – “dovranno avere almeno un avviso comune, perché se servirà altro tempo, certamente non potremo non riconoscerlo”. L’obiettivo - per il ministro - resta comunque quello di “stimolare l’evoluzione delle relazioni industriali e, attraverso di essa, arrivare ad un lavoro di qualità”. Chiaro, però, il messaggio alle parti sociali: “la partecipazione agli utili non può essere il grimaldello con il quale il conflitto viene proseguito con altri mezzi. Se qualcuno ha qualche riserva mentale di questo tipo, ovviamente, un’intesa sarebbe impossibile”.

 

I commenti dei sindacati

 

“Sì alla partecipazione perché è un sistema che permette di guadagnare e di contare di più”. Così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, al termine del tavolo avviato dal ministero sulla partecipazione agli utili aziendali per i lavoratori. Il dirigente sindacale auspica che “tutto il sindacato, come una persona sola, giochi questa carta fino in fondo, perché da questo dipende il benessere di tutti i lavoratori e della democrazia italiana”.

Bonanni ha definito “importante la riunione che e' stata convocata oggi e che si assomma con l'iniziativa bipartisan in parlamento”.

“La partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese è un tema che unisce il Paese e non lo divide”. Questo il commento del segretario confederale della Uil, Lamberto Santini. “In un periodo di crisi - ha spiegato Santini - il rapporto tra mondo del lavoro e imprese può essere utile. La partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese è un elemento di coerenza, di comportamenti costruttivi, da' risposte alle realtà più deboli”. Per il segretario generale della Confsal, Marco Paolo Nigi, ha dichiarato di essere sostanzialmente d’accordo con la proposta del ministro Sacconi relativa all'avviso comune, soluzione non legislativa, che realizza la piena condivisione delle parti in tema di partecipazione. “L’argomento – ha detto Nigi - ruota anche sul tema della rappresentanza che è questione ancora irrisolta e per la quale la Confsal, con più Convegni, ha rilanciato la necessità di soluzione”. Questa invece la posizione del segretario generale di Cisal, Francesco Cavallaio:“sì alla partecipazione agli utili; no alla co-gestione; no alla regolamentazione per legge, se non per incidere in modo più significativo sulla retribuzione dei lavoratori attraverso la detassazione”.

 

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