Le cantine resistono bene alla crisi

Le cantine resistono bene alla crisi

Una ricerca realizzata per conto di Vinitaly da Axiter-Confcommercio rivela che nel 2009 più di un terzo ha registrato un aumento di fatturato, mentre il 30,8 per cento è rimasto stabile.

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9 aprile 2010
Il vino italiano ha retto alla prova della crisi del 2009

Il vino italiano ha retto alla prova della crisi del 2009.  Secondo una ricerca di mercato realizzata su un panel di 360 cantine, per conto di Vinitaly, da Axiter-Confcommercio assieme all’Istituto Unicab il 36,3% ha registrato nel 2009 un aumento del proprio fatturato, mentre il 30,8% è rimasto stabile. Meno di un terzo (30,8%) le aziende vitivinicole che hanno visto peggiorare la propria situazione. La crescita di fatturato è stata fino al 5% per il 47,2% di coloro che hanno dichiarato l’aumento, tra il 5 e il 10% per il 35,8% e addirittura oltre il 10% per il 17%.

Nonostante un clima generale improntato al pessimismo, al proprio interno le cantine italiane hanno mostrato una capacità di tenuta e la voglia di sfruttare il momento per 'mettere ordine', investendo sulle reti commerciali, sull’acquisizione di nuovi terreni e marchi e sull’ammodernamento tecnologico. Questo trend positivo ha coinvolto due cantine su tre con tassi di crescita anche a due cifre tanto in Italia che all’estero e, nel nostro Paese, tanto nel canale della grande distribuzione che nell’horeca.

va bene, ha goduto nel 2009 anche di un ridotto, o nullo, incremento nei costi. Chi va male, però, registra gravi scompensi su tutta la linea. E questa forbice, molto netta, sembra essere una delle caratteristiche salienti del 2009. Vi sono ancora dei 'colli di bottiglia' che frenano lo sviluppo e, tra questi, ricarichi eccessivi lungo la filiera e nella ristorazione, la scarsa cultura manageriale e il sottodimensionamento delle aziende.

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