LE MISURE DEL PROTOCOLLO

LE MISURE DEL PROTOCOLLO

DateFormat

29 novembre 2007
Welfare: le novità del Protocollo

Welfare: le novità del Protocollo

 

SCALINI E QUOTE: dal primo gennaio 2008 a fino al 30 giugno 2009 si potrà andare in pensione di anzianità con 35 anni di contributi e 58 anni di età (attualmente il requisito è 57 anni). Per i lavoratori autonomi sono richiesti 59 anni. Parte il sistema delle 'quote', date dalla somma tra età anagrafica e contributi. Dal primo luglio 2009 e fino al 31 dicembre 2010 per i dipendenti scatta quota 95, con un’età anagrafica non inferiore a 59 anni (per gli autonomi è quota 96 con minino 60 anni di eta'). Per il 2011 e 2012 entra quota 96 per i lavoratori dipendenti con un’età anagrafica non inferiore a 60 anni (per gli autonomi e' quota 97 con almeno 61 anni). Dal 2013 i lavoratori dipendenti potranno andare in pensione con quota 97 (e minimo 61 anni. Un anno in più è richiesto agli autonomi). In ogni caso si potrà continuare a lasciare il lavoro con 40 anni di contributi, indipendentemente dall'età.

LAVORI USURANTI: chi è impegnato in attività particolarmente pesanti potrà continuare ad andare in pensione con 57 anni e 35 di contributi. Rientrano in questa categoria la catena di montaggio, il lavoro in galleria o nelle cave, i palombari, lavori in altezza, i conducenti di veicoli pesanti del trasporto pubblico, il lavoro notturno.

Per quest'ultima tipologia e' rimasto il riferimento alle 80 notti l'anno. nella fase transitoria, per accedere al pensionamento anticipato i lavoratori devono aver svolto attività usuranti per minimo 7 anni negli ultimi anni. A regime, per almeno la metà della vita lavorativa.

FINESTRE DI USCITA: ai lavoratori dipendenti che maturano 40 anni di contributi vengono ripristinate 4 finistre di uscita, mentre la legge Maroni le aveva ridotte a due. Una disciplina piu' favorevole viene introdotta anche per gli autonomi che raggiungono i 40 anni di contributi. Per i lavoratori che vanno in pensione di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 60 per le donne) vengono introdotte 4 finistre mentre, in base alla normativa vigente, possono lasciare il lavoro non appena maturano il requisito anagrafico.

ENTI PREVIDENZIALI: e' prevista una razionalizzazione da cui sono attesi risparmi per 3,5 miliardi in dieci anni.Entro gennaio 2008 il governo deve presentare un piano industriale volto alla razionalizzazione degli enti. Se il piano non dovesse portare agli obiettivi di risparmio indicati, dal 2011 scatta l'aumento dello 0,09% dei contributi per tutti i lavoratori.

CONTRIBUTI PARASUBORDINATI: dal primo gennaio 2008 previsto un aumento dei contributi di un punto l'anno fino a 3 punti. Maggiori entrate previste nel decennio, 3,6 miliardi.

COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE: viene istituita una commissione mista (esperti indicati da ministeri e parti sociali) che dovrà proporre entro il 31 dicembre 2008 modifiche dei criteri di calcolo dei coefficienti di trasformazione. La rideterminazione dei coefficienti avverrà ogni tre anni.

PENSIONI ALTE: a quelle pari a 8 volte il minimo (quindi di circa 3.500 euro al mese) viene sospesa per il 2008 la rivalutazione al costo della vita.

AMMORTIZZATORI SOCIALI: l'indennita' di disoccupazione in pagamento da gennaio 2008 passa da 7 a 8 mesi per i lavoratori fino a 50 anni. per chi ha più di 50 anni si passa da 10 a 12 mesi. Aumenta anche l'importo dell’indennità: il 60% della retribuzione per i primi sei mesi (al posto del 50%), il 50% per i successivi tre mesi (al posto del 40%), il 40% per il periodo ulteriore (anziché il 30%). Viene attribuita una delega al governo, da esercitare entro un anno,  per una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali prevedendo l'armonizzazione dei diversi trattamenti e la creazione di un unico strumento di sostegno al reddito.

CONTRATTI A TERMINE: non possono superare complessivamente i 36 mesi, calcolati indipendentemente dai periodi di interruzione. Dopo i 36 mesi e' possibile una sola proroga, da stipulare presso la direzione provinciale del lavoro, alla presenza di un rappresentante sindacale. La durata massima della proroga viene fissata da avvisi comuni concordati tra sindacati e datori di lavoro. In caso di mancato rispetto di questa procedura il contratto si considera a tempo indeterminato. Il lavoratore che ha prestato oltre 6 mesi di attivita' presso uno stesso datore di lavoro ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato.

JOB ON CALL E STAFF LEASING: sono entrambi abrogati. Nei settori del turismo e dello spettacolo, per contrastare il ricorso al lavoro nero, sono concesse deroghe con la possibilita' di prevedere nei relativi contratti specifici rapporti di lavoro per lo svolgimento di prestazioni nel fine settimana, nelle festivita', nei periodi di vancanza scolastica.

PART TIME PER I MALATI: i malati di tumore hanno diritto, se lo richiedono, al part time. Nel caso di grave malattia di un familiare, che comprta invalidita' al 100%, al lavoratore va data la priorita' nella trasformazione del contratto da tempo pieno a part time.

CONGEDI PARENTALI: delega al governo per la revisione dei congedi, per l'estensione della durata e l'incremento dell'indennità.

CONTRATTI SECONDO LIVELLO: vengono incentivati attraverso uno sgravio contributivo per il quale viene costituito un fondo pari a 650 milioni l'anno per il triennio 2008-2010. In sostanza i lavoratori non dovranno versare i contributi sugli aumenti di stipendio dovuti alla produttivita' mentre i datori di lavoro avranno uno sconto su tali contributi del 25%.

PREMIO DI RISULTATO: previsti 150 milioni di euro per detassarne una quota.

STRAORDINARIO: e' abolita la contribuzione aggiuntiva a carico delle imprese.

TOTALIZZAZIONE CONTRIBUTI E RISCATTO LAUREA: sono le misure del ddl rivolte ai giovani. La totalizzazione è possibile per periodi di durata non inferiore a tre anni, contro i sei anni previsti attualmente. Per il riscatto della laurea gli oneri possono essere pagati in un'unica soluzione o in 120 rate mensili, senza applicazione di interessi. Il riscatto e' possibile anche per i soggetti che non sono iscritti ad alcun istituto di previdenza obbligatoria. In questo caso il contributo si versa all'Inps che provvedera' poi a riversarlo alla gestione previdenziale al quale il soggetto si sia successivamente iscritto.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca