Le misure principali

Le misure principali

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29 luglio 2010
Dal blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici ai maxi tagli alle spese di Regioni ed enti locali, dalla stangata fiscale

Dal blocco degli stipendi per i dipendenti pubblici ai maxi tagli alle spese di Regioni ed enti locali, dalla stangata fiscale sulle compagnie di assicurazione al pacchetto fiscale per le imprese, dal taglio della spesa per i certificati verdi all’aumento dei pedaggi autostradali e la loro introduzione sui raccordi dell’Anas. Ma c’è anche una vera e propria riforma delle pensioni con la stabilizzazione delle spese della previdenza: arriva la finestra mobile per l’uscita dal mondo del lavoro, l’aggancio, già dal 2015, alle aspettative di vita e l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile per le lavoratrici statali. Questi alcuni dei punti cardine della manovra correttiva dei conti pubblici 2011-2012 da oltre 25 miliardi, dopo le modifiche apportate al Senato.

Ecco in pillole le misure principali del decreto legge approvato oggi definitivamente dalla Camera.

 

- Blocco stipendi statali: gli stipendi dei dipendenti pubblici dal 2011 al 2013 sono congelati e non si darà luogo ai rinnovi contrattuali che non potranno essere recuperati.

 - Tagli spese Regioni e enti locali: restano i tagli stabiliti dal Governo. I risparmi di spesa ammontano a 8,5 miliardi in due anni a carico delle Regioni, ma le più virtuose nel rispetto del patto di stabilità interno potranno godere di flessibilità nella scelta su dove operare i tagli. I tagli a carico dei Comuni saranno pari a 3,7 miliardi e a 800 milioni quelli per le Province.

 - Assicurazioni: una stangata da 264 milioni di euro annui a carico delle imprese assicurative. La variazione delle riserve tecniche obbligatorie relative al Ramo vita concorrerà in parte a formare il reddito d’esercizio per la parte corrispondente al rapporto tra l’ammontare dei ricavi e degli altri proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa e l’ammontare complessivo di tutti i ricavi e i proventi. Il rapporto sarà compreso in un range che va da un minimo del 95% e un massimo del 98,5 per cento.

Dall’esercizio d’imposta 2014 questi coefficienti potranno essere rivisti dall’Economia.

- Pensioni: nel 2015 scatta l’adeguamento dei requisiti di pensionamento all’aspettativa di vita media calcolata dall’Istat e nel 2019 ci sarà il primo aggiornamento che avrà poi cadenza triennale. Inoltre, arriva lo scalone unico per le lavoratrici del pubblico impiego che, a partire dal 2012, andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni di età, come avviene per gli uomini. E ancora, dal 2011 la pensione sia di vecchiaia sia di anzianità partirà un anno dopo il raggiungimento dei requisiti, ma non per gli iscritti agli istituti previdenziali privati. Per gli autonomi la finestra sarà lunga 18 mesi.

- Libertà d’impresa: arrivano le norme per la libertà d’impresa ma con dei paletti. La Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, sostituirà ogni autorizzazione, licenza o concessione per l’avvio dell’esercizio di attività imprenditoriale, ad eccezione di casi in cui sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all’immigrazione.

- Certificati verdi: ripristinato l’obbligo per il Gse di riacquistare i certificati verdi per la produzione di energia da fonti rinnovabili in scadenza, ma la spesa annuale dovrà essere ridotta del 30 per cento. Arriva poi fondi per ricerca e università con le risorse che dello scioglimento anticipato di alcune convenzioni per gli impianti Cip 6 da fonti assimilate.

- Pedaggi autostrade e raccordi Anas: sono scattati il primo luglio aumenti generalizzati dei pedaggi autostradali, mentre l’Anas è stata autorizzata ad applicare nuovi pedaggi di 1-2 euro per il transito sui raccordi autostradali di propria competenza che saranno pagati ai caselli autostradali collegati con raccordi Anas. Si tratta di una prima fase di un’operazione che entrerà a regime dal 2012 con l’istituzione del sistema di pedaggio ‘free flow’ (a flusso libero).

- Turn over: nuove limitazioni per le assunzioni di personale a tempo determinato da parte delle pubbliche amministrazioni. Fanno eccezione i corpi di polizia, dei vigili del fuoco e gli enti di ricerca.

- Taglio stipendi manager pubblici: per i manager pubblici la quota di stipendio che supera i 90mila euro annui è ridotta del 5%, quella che supera i 150mila euro del 10%.

- Tagli ai ministeri: taglio lineare del 10% per le spese dei ministeri. Possibile una nuova stretta se le riduzioni non raggiungono i risultati indicati. Taglio indennità magistrati: tagli alle indennità dei magistrati, che pero’ non subiranno in cambio il blocco degli stipendi. Nel 2010 potranno essere assunti 250 magistrati vincitori di concorso. La misura viene coperta con aumenti dei contributi unificati delle cause.

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