Crisi di Governo: le posizioni del mondo sindacale ed imprenditoriale

Guglielmo Epifani (segretario nazionale Cgil): “bisogna lavorare per dare rapidamente al Paese una stabilità di Governo che prosegua il lavoro iniziato�. L’auspicio è che si torni a parlare presto dei problemi fondamentali per il Paese come le riforme, il salario del lavoro dipendente e dei pensionati, la questione della previdenza, la riforma della pubblica amministrazione. “Cioè tutte quelle cose sulle quali tra noi e il Governo era in corso l’avvio di un confronto�.

Luigi Angeletti (segretario nazionale Uil): “come debbono essere i governi e chi li deve presiedere non è nostro compito: a noi interessa perché interessa al Paese ed ai lavoratori un Esecutivo stabile ed autorevole per portare avanti il filo del discorso sullo sviluppo e sulla crescita�. “Ha ragione Napoletano: in Italia ci sono pezzi della sinistra che non solo non hanno una cultura di governo ma cercano di cavalcare di volta in volta tigri. E’ una malattia non di oggi, ma antica e vecchia ed è un esercizio pericoloso�.

Raffaele Bonanni (segretario nazionale Cisl): “mi appello al senso di responsabilità perché la politica deve servire il Paese e non il Paese la politica. Noi lavoratori siamo alle porte di un incontro importante annunciato per fare un patto per la crescita del Paese e per sostenere gli interessi dei lavoratori e dei pensionati. Il Paese ha bisogno di creare fiducia al proprio interno e di crescere nuovamente�. 

Luca Cordero di Montezemolo (presidente Confindustria): �mi auguro che si possa uscire da questi giorni e da queste ore con una situazione più chiara, perché già la luce nel nostro Paese è molto flebile. Questo blackout rischia di essere un blackout che anche a livello internazionale è negativo. Abbiamo bisogno di una luce sempre più forte, perché la luce del mondo è forte".

Marco Venturi (presidente Confesercenti): “la Confesercenti auspica una rapida soluzione della crisi di governo. Il governo Prodi ha fatto cose buone e cose meno buone, ma quello che oggi preoccupa i nostri imprenditori è il rischio del ritorno alla instabilità politica. Una condizione che annullerebbe i timidi segnali di ripresa della nostra economia e di risanamento dei conti pubblici�.

Ivan Malavasi (presidente Cna): “il mondo dell’impresa italiana, soprattutto della piccola e dell’artigianato, vive con particolare preoccupazione la crisi di governo. La situazione di tenue ripresa dell’economia e i forti sacrifici che sono stati richiesti dall’ultima Finanziaria evidenziano l’esigenza di stabilità politica e di continuità�.