Le risorse sono poche, slitta il Dl Sviluppo

Le risorse sono poche, slitta il Dl Sviluppo

Contrasti nel Governo sul provvedimento: per il Tesoro non c'è copertura per gli incentivi fiscali che permetterebbero di iniettare risorse nel sistema produttivo. Passera attacca, duello con Grilli.

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9 giugno 2012

Slitta ancora l'esame del decreto sviluppo da parte del Consiglio dei Ministri e Passera stavolta batte i pugni sul tavolo. Il problema di fondo rimane la quantità di risorse da iniettare nel sistema
produttivo italiano, attraverso incentivi fiscali previsti dal dl. Con la Ragioneria generale, cioè il Tesoro, che nicchia mentre c'è anche uno contrasto tra il ministero dello Sviluppo e la struttura guidata da Giavazzi a Palazzo Chigi, chiamata a rivedere il sistema degli incentivi fiscali. Ieri il consiglio dei ministri è iniziato con oltre un'ora di ritardo per fa spazio ad un lungo e tormentato vertice, presente anche il premier Mario Monti, nel corso del quale ci sarebbe stato anche un duro botta e risposta tra Passera e il viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli. Quest'ultimo,
sottolineando la valutazione della Ragioneria generale dello Stato, avrebbe spiegato come non ci siano le coperture per il capitolo trasporti del decreto. E poi, dopo il terremoto, avrebbe insistito Grilli, c'è poco da raschiare il barile. Altra bega riguarda il credito di imposta per la ricerca che
costa circa 500-600 milioni (ma che mobiliterebbe cifre tre volte più consistenti). Su questo fronte la tensione è motivata dal freno che giungerebbe dalla struttura del super-consulente di palazzo Chigi, Francesco Giavazzi, chiamato da Monti a mettere ordine a sistema degli incentivi fiscali a
favore dell'industria. La struttura frena sulla soluzione indicata da Passera. Il quale avrebbe sarcasticamente domandato cosa serve un ministro dello Sviluppo se non può varare un
decreto per la crescita? Il decreto è atteso anche da altri ministri che hanno pronte misure a costo zero da inserire. Ci sono norme per l'alimentare e alcune misure nel campo della giustizia attese dalle imprese: la riforma del diritto fallimentare, il filtro in appello per i processi civili, nonché un meccanismo più veloce per le cause di risarcimento per irragionevole lunghezza dei procedimenti. Oggi il Consiglio dovrebbe tornare a riunirsi con altri temi all'ordine del giorno, ma fonti del governo riferiscono che un qualche passaggio chiarificatore sul decreto sviluppo potrebbe esserci.

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