Libro bianco sul lavoro: concertazione addio, arriva il dialogo sociale

Libro bianco sul lavoro: concertazione addio, arriva il dialogo sociale

Presentato alle parti sociali il Libro sul mercato del lavoro. Il governo propone una nuova "partnership per la competitività e l'occupazione". Billè: più che un libro Bianco sembra un "giallo". Maroni: pronto a riscriverlo se le proposte sono sbagliate.

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8 ottobre 2001

Concertazione addio, arriva il dialogo sociale.

Billè: più che un Libro bianco sembra "un giallo". Duri i sindacati: hanno ucciso la concertazione.

 

Il Ministro del Welfare Roberto Maroni, ha presentato alle parti sociali il Libro bianco sul mercato del lavoro. La prima cosa che emerge è che dovremo abituarci ad usare una nuova parola per definire i rapporti tra governo e parti sociali. Il termine concertazione infatti è stato mandato in pensione, insieme al suo significato. Nel Libro, un documento di 106 pagine, il modello concerta tivo degli anni novanta viene irrimediabilmente bocciato: "E' del tutto evidente - si legge - l'impossibilità di tale modello di affrontare la nuova dimensione dei problemi economici e sociali".

Pur riconoscendo i meriti della concertazione dunque, che ha "mantenuto fermi nella politica economica due obiettivi fondamentali: il risanamento dei conti pubblici e l'ingresso dell'Italia nell'euro", essa viene definita come uno strumento reso nocivo "da un uso eccessivo" e limitato. "A partire dall'inadeguatezza -si legge nel libro- di un sistema contrattuale centralizzato, il cui perno è rappresentato da un indicatore economico (l'inflazione programmata), che svolge una funzione sociale... ma è indifferente rispetto alle esigenze reali delle singole imprese".

Arriva dunque il dialogo sociale definito "il punto di riferimento più convincente per una rinnovata metodologia nei rapporti fra istituzioni e parti sociali anche a livello interno".

Entrando nel dettaglio dei diversi capitoli, il governo punta a rivalutare il ruolo del contratto individuale con la possibilità di derogare alle regole previste dai contratti collettivi. Tra le ipotesi, c'è quella sperimentata nei Paesi Bassi dove, grazie a un accordo tra azienda e lavoratore, è possibile scambiare alcune garanzie, come ad esempio un salario inferiore in cambio di una maggiore sicurezza del posto di lavoro.

Via libera ai salari differenziati tra Nord e Sud per colmare il divario ancora esistente, rendendo più flessibile l'attuale sistema contrattuale e rafforzando la contrattazione decentrata. Si prospetta anche la creazione di "mercati del lavoro locali". Contratti più flessibili : l'attuale sistema è troppo centralizzato, "inadatto ad assicurare una flessibilità della struttura salariale". Dunque, "occorre rivisitarlo al fine di dotarlo di maggiore flessibilità, rafforzando la contrattazione decentrata e legandola in maniera più stretta ai luoghi in cui si determinano i guadagni di produttività".

Vengono poi suggerite nuove tipologie contrattuali come il contratto intermittente, lavoro a progetto, part time elastico.

Tutte le controversie di lavoro, compresi i licenziamenti , dovrebbero poter essere amministrate "con maggiore equità ed efficienza per mezzo di collegi arbitrali". Il collegio, secondo il governo, potrebbe dirimere le controversie in maniera più rapida di quanto non sia in grado di fare al mo mento la magistratura del lavoro. Sul fronte degli scioperi infine, servono "decisioni più coraggiose". Dunque, avviare la sperimentazione dell'istituto del referendum consultivo obbligatorio e sostituire la Commissione di Garanzia con un organismo "nuovo e più efficace".

 

 

 

LE REAZIONI

 

Il Presidente di Confcommercio Sergio Billè , ha commentato il Libro bianco con una battuta: "Più che un Libro bianco, ci hanno fornito un Libro giallo, dove non vorrei che gli assassini alla fine fossero i soliti lavoratori autonomi". "Le difficoltà' dello scenario internazionale certamente invitano a riscrivere il titolo del libro - ha detto Billè - ma mi pare che andrebbe cambiato anche il finale, perché non vorremmo che in un ipotetico libro giallo venissero già scoperti i colpevoli: i lavoratori autonomi e in particolare gli artigiani e i commercianti". Per Billè, "si deve parlare di riforma del mercato del lavoro e del sistema pensionistico, ma - avverte - contestualmente alla riforma del sistema fiscale, altrimenti ci facciamo male".

Per quel che riguarda i sindacati, Cgil,Cisl e Uil hanno usato toni molto duri. Per il Segretario della Cgil Sergio Cofferati , "il governo ha cancellato in un colpo solo la politica dei redditi e la concertazione e i suoi documenti assomigliano a quelli della Confindustria". Il Segretario Generale della Cisl Savino Pezzotta , precisa che "nessun cambiamento potrà essere fatto in materia di pensioni e di lavoro se non attraverso la concertazione con le parti sociali". Per il Segretario della Uil Angeletti , "Il governo ha aderito alla posizione di Bertinotti che ritiene morta la concertazione. Secondo quello che si legge nel Libro, anche loro puntano a sopprimere la concertazione".

"Come governo ci accontentiamo di verificare con le parti sociali quali siano le piccole cose che bloccano il mercato del lavoro, come il part time e tante altre cose: ci sembra la cosa più seria da fare". Questo il commento del Ministro del Welfare Roberto Maroni alle critiche rivolte dai sindacati. Sempre riferendosi alla concertazione, Ma roni, intervenuto al convegno annuale dei giovani industriali di Confindustria a Capri, ha detto di non aver provocato la fine di un metodo che era già stato superato in occasione dell'approvazione della direttiva europea sul lavoro a tempo determinato. Secondo il Ministro, la presentazione del Libro Bianco, "non è un passo indietro, ma un esame della situazione". Il ministro del Lavoro si è poi detto pronto a riscrivere il Libro bianco "parola per parola" ma solo qualora gli venga dimostrato "che le proposte fatte sono sbagliate".

 

 

 

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