Lotta alla mafia: "Confcommercio pronta a fare la sua parte"

Lotta alla mafia: "Confcommercio pronta a fare la sua parte"

Il presidente della Commissione Sicurezza e Legalità, Luca Squeri, rispondendo all'appello lanciato dal presidente della Camera Fini, sottolinea che "Confcommercio è pronta a fare la propria parte senza clamore ma con determinazione".

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29 settembre 2009
Lotta alla mafia: Squeri, “Confcommercio pronta a fare la sua parte”

Lotta alla mafia: Squeri, “Confcommercio pronta a fare la sua parte”

 

“La lotta alla mafia non va delegata solo alle istituzioni, ai magistrati e alla polizia, occorre il coinvolgimento della società civile”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel suo intervento alla presentazione del libro di Elio Veltri e Antonio Laudato, “Mafia Pulita”. “La mafia – ha detto Fini - non è solo un fenomeno

tentacolare, dalle mille facce. Noi dobbiamo cercare di accendere i  riflettori sul suo mimetismo. Mimetismo che non è solo capacità di riciclare il denaro sporco ma la capacità di assumere sembianze da facce pulite, legali. Ciò incide sulla qualità essenziale del sistema ed è un vero e proprio pericolo per la democrazia e per la convivenza civile”. “Per combattere un fenomeno come la mafia - ha ribadito Fini – l’impegno non può essere delegato a qualcuno. Certo, ci sono le istituzioni ma occorre il concorso della società civile e anche un comportamento virtuoso da parte degli imprenditori”. All’appello lanciato alla società civile e agli imprenditori dal Presidente della Camera, ha risposto prontamente Luca Squeri, presidente della Commissione Sicurezza e Legalità di Confcommercio: “Confcommercio è pronta a fare la propria parte, come ha già dimostrato, senza clamore ma con determinazione, per combattere il fenomeno della mafia e della criminalità organizzata”. “Confcommercio, anche attraverso le organizzazioni territoriali e di categoria – ha sottolineato Squeri - è al fianco dei propri associati impegnati a collaborare con le forze dell’ordine e la magistratura, denunciando gli estortori durante i processi a loro carico, fornendo supporto legale e costituendosi parte civile contro la mafia”. “E’ una strada che pone la legalità e il rispetto delle regole come priorità assoluta ed è questo il motivo per il quale abbiamo apprezzato il mantenimento nel pacchetto sicurezza della norma antiracket sugli appalti pubblici, così come il pacchetto di norme che intensificano la lotta alla criminalità organizzata, a cominciare dalle procedure per l’utilizzo dei beni sequestrati e confiscati. Perché la lotta a cosa nostra, alla ‘ndrangheta, alla camorra può essere vinta – ha concluso Squeri - se oltre a colpire i vertici delle organizzazioni malavitose si colpiscono i patrimoni, si sottraggono dalle mani dei mafiosi le aziende indebitamente acquisite e si ricrea un circolo virtuoso basato su un’economia “sana” e vitale. Un’economia nella quale la nostra classe imprenditoriale possa scrollarsi di dosso il giogo della criminalità organizzata e guardare al futuro con più serenità”.

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