Maddaloni: "per il Sud serve un cambio di passo"

Maddaloni: "per il Sud serve un cambio di passo"

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6 ottobre 2009
Al convegno sul Mezzogiorno organizzato dal Pdl ha partecipato anche il vicepresidente di Confcommercio, Maurizio Maddaloni

Al convegno sul Mezzogiorno organizzato dal Pdl ha partecipato anche il vicepresidente di Confcommercio, Maurizio Maddaloni. “Occorre – ha detto nel suo intervento - ulteriormente incentivare una politica di attenzione da parte del Governo che tante aspettative ha generato nelle categorie che noi rappresentiamo. Ora serve sostenere queste categorie, con il sostegno della domanda interna dei consumi e interrompendo la curva negativa dell’occupazione. Ecco perché Confcommercio ha sollecitato la riduzione del prelievo fiscale sulle tredicesime, puntando sull’intervento mirato ai redditi da lavoro dipendente medio-bassi. In questo si inserisce la politica degli inventivi, della fiscalità di vantaggio e del credito di imposta”. Quest’ultimo strumento - ha rilevato Maddaloni – “è ottimo perché supera i meccanismi della intermediazione burocratica-politica e parassitaria, e va direttamente al centro del sistema. Ed è per questo che anche sulla proposta di creare una banca del Sud, come strumento di assistenza agile alle imprese, noi diamo giudizio positivo”.

Per quanto riguarda le politiche del lavoro - ha continuato il vicepresidente di Confcommercio – “con gli accordi in deroga, dove i sacrifici che vengono fatti sono ripagati dalla possibilità di redistribuire i dividendi ai dipendenti, si è arrivati finalmente alla consapevolezza che la socializzazione delle imprese, o perlomeno l’utilizzazione dei dividendi per le imprese che fanno utili, non è una cattiva parola”. “Gli indicatori economici – ha proseguito Maddaloni - confermano che è cresciuto, soprattutto a ragione di questa crisi, il divario tra le regioni del Mezzogiorno e il Centro-Nord. E non è un problema di risorse, perché di risorse ce ne sono, quanto piuttosto quello di dover cambiare passo, di andare verso lo snellimento di una burocrazia sempre più inconcludente, sempre più tangentara. Serve evitare frammentazioni, alibi reciprochi tra Stato e Regioni, e cercare di incidere postitivamente”. “Noi di Confcommercio - ha concluso Maddaloni - crediamo si possa fare, a condizione di un cambiamento che avvenga in maniera radicale: non è pensabile, per esempio, che i fondi Fas vengano usati per la sanità, invece di usarli come strumenti per lo sviluppo economico”.

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